2001 Esiste tuttavia un’altra versione sulle origini del gagliardetto, secondo la quale la sua paternità sarebbe da attribuire direttamente a Gamper, il quale l’avrebbe disegnato ispirandosi a preesistenti stemmi di squadre da calcio svizzere; sempre a tal proposito si narra che il socio co-fondatore Lluís d’Ossó, non gradendo il bozzetto proposto, l’avesse spregiativamente soprannominato “pentola”. La versione più credibile è che sia stato il fondatore del club, Joan Gamper, a scegliere i colori ufficiali. La versione ufficiale è interpretata dall’orchestra Sant Jordi. Venne dunque indetto un concorso pubblico: tra i vari bozzetti che furono presentati venne scelto quello di Carles Comamala, artista, studente di medicina e giocatore del club dal 1903 al 1912. Esso consisteva in uno scudo dalla forma curvilinea e insolita, diviso superiormente in due cantoni recanti la croce di Sant Jordi a sinistra e i colori della bandiera della Catalogna a destra; nell’ampio campo inferiore appariva invece una palatura blu granata e il disegno di un pallone aureo.

Desiderando marcare in modo chiaro e inequivocabile il proprio legame con la città di appartenenza, all’atto della fondazione il Foot-Ball Club Barcelona adottò quale emblema sociale lo stemma araldico del capoluogo catalano: uno scudo a losanga inquartato della croce di Sant Jordi (San Giorgio, patrono cittadino) e della palatura giallo-rossa (colori della bandiera della Catalogna), ornato esternamente da corona marchionale e da un serto di palma e alloro. La modifica di maggiore entità venne implementata nel 1941, allorché sotto il regime di Francisco Franco venne imposto al Barcellona di “ispanizzare” la propria identità: la palatura giallo-rossa del cantone superiore destro venne resa meno fitta (onde attenuarne il significato di simbolo catalano) e la sigla sociale venne mutata in C.F.B. L’inno ufficiale del Barcellona si chiama Cant del Barça (in italiano Canto del Barça). Stando a una terza versione, sarebbe stata la madre di uno dei primi calciatori, la signora Comamala, a ideare per i calciatori del Barcellona delle magliette a fasce nere e rosse, il che avrebbe indirizzato la scelta verso il blaugrana. Purtroppo il senso di appartenenza non è una caratteristica del palermitano in nessun campo ed è anche per questo che tante cose non vanno per il verso giusto.

2015-2016 quando è sceso in campo con una maglia fasciata: nella storia ultracentenaria della società catalana è la prima volta che la sezione calcistica adotta questo modello, a differenza delle squadre di basket, rugby e atletica. Anche le squadre di basket, rugby a 15 e atletica hanno adottato in alcune epoche le strisce blaugrana orizzontali. Nella stagione 2007-2008 era presente sulle maglie un logo celebrativo dei cinquant’anni del Camp Nou, mentre fu introdotta una seconda maglia a strisce con due tonalità di azzurro, cambiata nella stagione seguente. Ecco dunque che la bellezza scopre una diversa accezione, arriva a noi come potenza evocativa, tocca l’immaginario più dell’estetica: quali sono le maglie che, nella storia, hanno saputo – tra club e Nazionali – assumere un significato maggiore, quelle in grado di consegnarsi alla storia e di restarvi impresse in modo indelebile? Vincenzo D’Aurelio, Lo stemma di Maglie. E’ così, ma il bello di questo sport è che fa sentire tutti importanti perché c’è bisogno di tutti in una squadra di football.

Quella dello sport in pausa pranzo, del parco del Cormôr e dell’ippovia come luoghi di svago nella natura, del benessere fisico quale premio all’integrità di chi accetta la fatica come strada maestra per i risultati e la virtù. Calcio. Serie D, la Sanremese fatica più del previsto contro un Albenga incerottato. Sulla scelta del colore azzurro sono state fatte varie ipotesi; la prima che fosse ripreso dai colori della nazionale francese (anche se questa indossa in realtà il blu e non l’azzurro); la seconda che venisse dal colore dei mari (e del cielo) italiani e la terza che si fosse casualmente scelto un colore alternativo al bianco a causa della forte nevicata avvenuta in mattinata e del clima nebbioso esistente in città in occasione della partita contro gli ungheresi (il bianco avrebbe infatti confuso i giocatori italiani con l’ambiente circostante). La Bundesliga poi ha il record di spettatori (la media è di 42mila, contro i 34mila dalla Premier, i 28mila della Liga e i circa 25mila della A). La strada Brescia-Colle Sant’Eusebio era stata tracciata sino a Caino in epoca napoleonica, quindi allungata nel 1835 durante il Regno Lombardo-Veneto sin oltre la cima del colle; trasformata poi nel 1923 in strada statale di prima classe.

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