Negli anni ’10 invece arrivarono, sempre in Inghilterra, alcuni studenti-calciatori egiziani, come Hassan Hegazi (Dulwich Hamlet, Fulham), Tewfik Abdallah (Derby County), Mohammed Latif (Glasgow Rangers) e Mostafa Kamal Mansour (Queens Park Rangers), seguiti negli anni ’40 da Mohamed El Guindy e Abdul Kerim Sakr (entrambi all’Huddersfield Town) Sono però tutti “trasferimenti interni”, figli del colonialismo inglese. Nella sua prima stagione in blaugrana conquista la supercoppa nazionale ed il 14 maggio 2023 si laurea per la prima volta campione di Spagna, in seguito alla vittoria per 4-2 nel derby contro l’Espanyol. Nel 1942/1943 la squadra riuscì ad accedere per la prima volta alle categorie nazionali, salendo in Tercera División. Qualche lungaggine burocratica per ricevere il passaporto e una trattativa politica (era, fin da giovanissimo, militante della lega giovanile dell’African National Congress, il movimento fondato da Nelson Mandela), rallentano il trasferimento ed appena nell’agosto del 1956 (un anno prima giunse in Inghilterra il nigeriano, quindi ancora “coloniale” Tesilimi Olawale “Teslim” Balogun, che firmò con il Peterborough United, senza però mai scendere in campo. Dietro a questa politica “liberale” in realtà si nascondeva il più classico dei ludem et circenses, sfruttando lo sport più popolare al mondo, ma mal tollerato dai bianchi afrikaaner, che invece elessero il rugby a sport cardine della cultura nazionale legata all’apartheid.

Inside Daydreamer Julius, che diverrà portoghese con il nome di David Abraão Júlio, dopo aver giocato in Mozambico con i Lourenço Marques, avrà un’ottima carriera con lo Sporting Lisbona (tra il 1957 e il 1964) e vestirà addirittura per 4 occasioni la maglia rossoverde della nazionale lusitana. Esordì in Nazionale il 10 maggio 1964, giocando un’amichevole contro la Svizzera. Il 1991-92 fu particolarmente amaro per il madridismo: pur rimanendo a lungo in testa alla classifica, la squadra capitolina cedette all’ultima giornata lo scettro della Liga al Barcellona a causa di un’inopinata sconfitta contro il Tenerife: in vantaggio di 2-0, i blancos furono rimontati a causa di gravi errori difensivi, venendo infine sconfitti per 3-2. In Coppa del Re riuscì a raggiungere la finale, dove però fu sconfitto dai rivali dell’Atlético per 2-0. In Coppa Uefa, nella cui competizione godeva dei favori del pronostico, il club ebbe un cammino molto agevole che lo condusse in semifinale, ma fu inaspettatamente eliminato dal Torino.

Il 20 dicembre fa il suo esordio con la maglia del Genoa nella partita di Coppa Italia persa in trasferta contro la Juventus per 2-0, subentrando a Gălăbinov al 78′. Il 30 dicembre fa il suo esordio in campionato in occasione del pareggio esterno a reti bianche con il Torino. In Coppa dei Campioni raggiunse la finale dopo due anni eliminando squadre importanti come i Rangers di Glasgow e il Milan. In Coppa del Re il cammino del Real si interrompe già ai sedicesimi. Finita la prima esperienza inglese trovò un ingaggio, un po’ casuale, in Olanda, nella terza divisione grazie all’Heracles di Almelo: il manager dei bianconeri, Jan Bijl, alla ricerca di un rinforzo, scrisse a 14 svincolati del campionato inglese e solamente Mokone rispose di essere disponibile per un provino (dopo averne fallito uno nientepopodimenochè al Real Madrid) (3). Gioca contro l’Eintracht di Francoforte e segna subito: “Lo prendiamo”! Nella piccola città dei Paesi Bassi, ancora lontani dalla rivoluzione culturale che spazzò il bigottismo protestante di quelle terre, Mokone è una sorta di oggetto misterioso che fa arricciare il naso ai più benpensanti. Il Real Madrid mette insieme 5 vittorie e 1 pareggio passando il turno al primo posto con 16 punti.

Mokone invece fu il primo “negretto” a firmare un contratto da professionista in un club europeo provenendo da un paese africano indipendente. La breve esperienza però gli consente di superare David Abrham Julius come primo sudafricano nero ad aver firmato un contratto da professionista in Europa. Più fonti riportano addirittura un contratto con il Barcellona (!), in un periodo in cui la Delegación Nacional de Deportes vietò di mettere sotto contratto giocatori stranieri (anche se i club ispanici goderono comunque di un certo lassismo, soprattutto quando i nomi erano “pesanti” o arrivavano da paesi comunisti). Non esistono però prove di questo contratto e, sempre secondo la vulgata, Mokone lasciò immediatamente Barcellona per andare in prestito all’Olympique Marsiglia. Quando, superata l’età massima consentita dalla federazione, per continuare l’attività ha dovuto trovare un club che avesse una squadra interamente femminile, decise di trasferirsi all’Algaidas, società che incontrò durante un torneo e con cui si sentì di avere un buon rapporto. Prima di lui, nel calcio arcaico degli ultimi anni dell’800 trovò spazio il portiere mulatto Arthur Wharton, nativo della Costa d’Oro (ora Ghana), che tra il 1885 e il 1902 difese la porta di alcuni club britannici.

È possibile trovare maggiori informazioni su nuova maglia real madrid 2024 sulla nostra homepage.