Juventus porta sui campi di calcio grandissima esperienza e tradizione, unite a un approccio sempre innovativo e a una squadra di giocatrici di valore, capaci di raccontare una storia di calcio davvero nuova per il nostro Paese. Il kit è stato nuovamente cambiato in maglie blu, pantaloncini rossi e calzini verdi solo per il turno di qualificazione per UEFA Euro 2008. Dopo il torneo, la squadra nazionale è tornata alla consueta combinazione di colori. La nuova maglia verde, inaugurata il 12 ottobre 2019 per l’incontro di qualificazione a Euro 2020 a Roma contro la Grecia, presentava un pattern grafico sulla parte frontale e sulle maniche ispirato all’arte rinascimentale italiana, resa celebre da dipinti, tessuti e opere architettoniche. Il 29 agosto 2022, la Puma presentò l’ultima seconda divisa della sua sponsorizzazione: su base bianca vi erano delle strisce tricolori nella parte centrale, snodandosi anche sulle maniche. Il nuovo stemma, sulle divisa azzurre dalla seconda metà del 1991, rappresenta una “i” composta da una striscia stilizzata e obliqua, con il puntino azzurro in alto a sinistra; nella parte alta della striscia verticale trovavano posto le tre stelle dorate su campo azzurro, al centro su campo bianco la denominazione estesa FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO e, in basso, il tricolore.

Maglie ufficiali calcio online - Cisalfa Sport Il logo ufficiale della Federcalcio tornò sulle maglie azzurre nel 2005, con una evoluzione del design: uno scudo di forma più squadrata con il tricolore su fondo azzurro, un segno circolare con all’interno la scritta FIGC, posizionato sul bianco, e le tre stelle dorate ognuna inserita in uno dei tre colori della bandiera italiana. Il 5 dicembre di quell’anno, l’Italia ospitò un amichevole contro l’Argentina e i giocatori della selezione italiana scesero in campo con una inedita maglia verde, sulla quale veniva mantenuto lo stesso stemma usato in quel periodo. Il logo attuale è riportato, come stemma, sulle maglie della nazionale italiana dall’incontro del 6 ottobre 2017 con la Macedonia del Nord. La seconda divisa presentata per il campionato del mondo 2014 fu notevolmente innovativa: il colletto, a “V” sottolineato da un inserto azzurro, e la gessatura (riproposta anche sulle maniche e in basso nella parte posteriore). Invece la seconda divisa ipotizzata per la Coppa del Mondo del 2018, alla quale l’Italia non partecipò, era completamente bianca, con un ampio girocollo orlato di azzurro, e richiami allo stesso colore e al tricolore della bandiera sull’orlo delle maniche. La maglia fu la stessa indossata al campionato d’Europa 2012, con l’aggiunta di dettagli stilistici che si trovavano nella divisa del 1982: i colori del colletto e degli orli delle maniche blu, con inserto tricolore, richiamavano quelli originali, mentre la stampa dorata presente all’interno del collo ripropose tutti i risultati delle partite disputate al mondiale di Spagna e il numero applicato sul retro aveva lo stesso font di quello utilizzato in quella edizione del torneo.

La divisa “away” del campionato d’Europa 2020 confermava la base bianca della maglia, con dettagli blu navy sulle spalle e sull’orlo delle maniche e girocollo. Bisognerà attendere il campionato mondiale di calcio 1998 perché la FIFA regolarizzi l’utilizzo delle stelle, consentendo a tutte le federazioni che hanno vinto almeno un titolo mondiale di apporre una stella, sul proprio logo e sulle maglie della rispettiva nazionale, per ogni Coppa del Mondo vinta. Modificata dopo il campionato del mondo 2010, per l’assenza del FIFA Champions Badge, in quanto non fu riconfermato il titolo di “campione del mondo”. Tra le terze divise degli estremi difensori, principalmente di colore verde o rosso, spicca la divisa oro del biennio 2006-2007, sia per l’unicità di quel colore nella storia della nazionale di calcio dell’Italia, sia perché rimasta impressa nell’immaginario collettivo di tutti i tifosi, in quanto indossata da Gianluigi Buffon in occasione finale del campionato mondiale di calcio 2006 contro la Francia, che ha consegnato agli Azzurri il quarto titolo mondiale. Mi toccò alzarmi, perché adesso rincasavano.

Infine, sul petto vi sono affiancati, in posizione centrale, i loghi del brand e della FIGC sopra due sottili strisce verde e rosso che incorniciano la scritta ITALIA. Potrebbe sembrare strano che il Liverpool abbia una maglia blu quando il suo colore è il rosso, ma i primi colori del club erano blu prima di passare al rosso. Con il passaggio da Kappa a Puma, nel 2003, come sponsor tecnico, lo stemma compare per la prima volta al centro della maglia (e non più a lato sinistro) e anche sui pantaloncini degli Azzurri. Nel 1927 sulla maglia azzurra, accanto alla croce sabauda, vennero aggiunti due nuovi simboli: la corona sopra il vecchio stemma e il fascio littorio a lato destro dello stesso. Fin dai primi incontri ufficiali della nazionale italiana, sul lato sinistro delle neonate maglie azzurre venne cucita la croce sabauda, costituita da una croce bianca in campo rosso, su sfondo azzurro. Dopo l’incontro, in un ricevimento alla presenza della regina Elisabetta II, gli inglesi porsero le scuse ufficiali all’ambasciatore italiano nel Regno Unito. Ad Oviglio tutti gli vogliono bene, veste granata quotidianamente ed è molto rispettato anche dai tifosi avversari perchè difende il suo Toro nel bene e nel male.