Le maglie di vintage sono un vero e proprio oggetto da collezione per gli appassionati di calcio. Le prime tre immagini dell’articolo sono distribuite da AP Photo. Potete preventivamente preparare le vostre immagini utilizzando questo strumento gratuito. Tutto perfettamente in armonia con il main sponsor dell’epoca, Pepsi, che come colori adotta proprio il rosso e il blu. La maglia in Vaporknit è bianca, con un motivo geometrico sulla parte sinistra del corpo che compone delle strisce orizzontali che sfumano dal blu al rosso, maglia ssc napoli gli altri due colori della bandiera nazionale. La lotta per la miglior maglia della storia della nazionale inglese è serratissima, ma tra le prime tre è quasi sempre presente quella prodotta da Umbro e utilizzata nell’europeo di casa dalla nazionale dei Tre Leoni. Da notare il font diverso fra shorts e maglia; una divisa che – fra l’altro – “resta in Italia”, sostituendo i tre leoni con i quattro mori e diventando la away 1990/91 del Cagliari.

Tra kit e kilt balla una sola lettera di differenza, ma per la maglia della Scozia sembra non esserci nulla di diverso. Joma è un noto fornitore di maglie da calcio, che offre un equilibrio tra accessibilità e qualitàCiò lo rende una scelta ideale per i team che necessitano di kit di qualità senza superare il budget. La versione 1996 indossata da Maldini, Del Piero, Casiraghi e Albertini tra i tanti è stata realizzata da Nike, sponsor della nazionale italiana dal 1995 al 1998. Sarà la prima maglia realizzata dal brand americano, anche se sul kit non apparirà lo Swoosh. Peccato solo per lo sponsor un po’ ingombrante. In pratica, gran parte del legame tra specifici numeri e specifici ruoli ha origine nella disposizione di quell’Arsenal, ordinata secondo un ipotetico 2-3-5 che poi si tramuta in 3-2-2-3. Da qui l’1 al portiere, il 2 e il 3 ai difensori e il 9 alla punta centrale, solo per indicare i numeri che più fedelmente si sono ancorati a una posizione in campo. Ci sono alcuni paesi e villaggi del Brasile che non hanno una chiesa, ma non ne esiste neanche uno senza un campo di calcio.

I calabresi l’anno scorso sono andati vicini alla promozione perdendo solamente ai play-off contro la Feralpisalò, e grazie alla costanza della dirigenza e l’enorme passione del tifo giallorosso ci riproveranno anche quest’anno. Nike, per la stagione ’15/’16, utilizza per la maglia capitolina un lettering semplice e sgraziato, che risalta grazie all’abbinamento per la sua pulizia, e dei numeri bold, Sans Serif, in rilevo. Parlando anche con vari giocatori professionisti come Pellegrini, Locatelli e Manuela Giuliano, abbiamo scelto questa scarpa per inserirla in questa lista. La squadra, ricca di giocatori di categoria superiore e che si propone dunque come la schiacciasassi del Girone C, ha iniziato male il campionato e ha già cambiato allenatore, ma la stagione è ancora lunga. Martens come main sponsor fa moda ancora oggi, e ricordarla addosso a giocatori come Rio Ferdinand, Frank Lampard e Paolo Di Canio non fa altro che aumentare il suo valore affettivo. Nel 1972 l’Eintracht Braunschweig fu la prima squadra al mondo a mettere sulle proprie divise uno sponsor tecnico.

Sicuramente la squadra meno prestigiosa finora, il Celaya ha comunque un qualcosa di cui può fregiarsi solo lei assieme al Real Madrid: l’aver avuto Emilio Butragueño fra le sue fila. Presentata nella Sala delle Armi di Palazzo Vecchio a Firenze con Buffon, Chiellini, Gabbiadini e Verratti – unico ”intruso” tra i volti del marchio tedesco – quella maglia ha dato ai ragazzi di Antonio Conte quell’aura di invincibilità spezzata solo al momento dei rigori di Zaza e Pellè. Curiosa davvero la maglia del Venezia che ritorna in A dopo lustri: l’ottima Kappa che ha preso il posto della Nike come fornitrice delle divise dei lagunari. L’Home Jersey realizzata da Kappa propone le tradizionali strisce verticali, corredate da delle eleganti rifiniture in oro sul collo e sule maniche, in pendant con la corona dello stemma. Il design presenta strisce nere orizzontali sulle spalle. La compagnia aerea di bandiera dell’Emirato Arabo di Dubai Fly Emirates da dieici anni a questa parte sta dominando l’estetica della maglia da calcio piazzando il proprio logo sulle divise dei club più importanti d’Europa. Il Bordeaux è uno dei pochi club indissolubilmente legati alla maglia con la V, una tradizione che prosegue da decenni e che col passare degli anni ci ha regalato autentici capolavori e pezzi da collezione.