Ma i nerazzurri non si erano arresi, fino ad ottenere una deroga dalla Lega Calcio. Una Nazionale tanto bella e influente quanto poco premiata dalla sorte, soprattutto in quel decennio così decisivo per il suo uomo simbolo e per diffondere il concetto di “calcio totale”. A causa delle sue numerose strade in discesa, Genova fu la prima a vietare la circolazione dello skateboard, direttiva che, all’inizio del 1978, venne estesa in tutto il territorio nazionale. L’inverno del 1977 registrò un autentico boom di vendite: strade e marciapiedi erano invase da giovanissimi entusiasti. In Svizzera, ad esempio, numerosi studenti lo utilizzano per recarsi a scuola, grazie anche ai numerosi e ben curati marciapiedi ciclabili. Lo skateboard viene anche usato come allenamento per gli sport invernali (snowboard, sci) e per il surf. Un celebre esempio può essere Lords of Dogtown, che racconta la vita dei Z-Boys – Stacy Peralta, Tony Alva e Jay Adams – nella loro scalata al successo mondiale, dove lo skateboard viene presentato come allenamento sostitutivo al surf. Tuttavia, al successo dello skateboard si accompagnarono numerosissimi incidenti.
Nel 2001 la popolarità dello skateboard esplose nuovamente: molti americani di età inferiore ai 18 anni avevano difatti iniziato a praticare questo sport. L’assenza di skatepark portò comunque a un declino della popolarità dello sport, che si sentì particolarmente all’inizio degli anni ottanta. Altra grande categoria di trick è quella dei grind e degli slide, effettuabili in presenza di ringhiere oppure di bordi con spigolo di 90° come muretti o panchine. Il gioco consiste nel far accumulare all’avversario tutte le lettere della parola “skate”; per farlo, è necessario dapprima proporre un trick. Gli skate più lunghi procurano sensazioni simili a quelle di glissata degli altri sport di tavola “fratelli”: servono, infatti, a carvare sull’asfalto, come i longboard. I trick sono acrobazie effettuabili con lo skateboard; ne esiste qualche centinaio, gran parte derivanti dall’ollie, uno dei trick base che consiste nel saltare facendo rimanere la tavola attaccata ai piedi. Tutti i trick possono essere effettuati in quattro diverse stance: in natural, con il piede secondario davanti (sinistro per chi è regular, destro per chi è goofy) e l’altro poggiato sul tail; in nollie, con il piede secondario poggiato sul nose e l’altro al centro della tavola; in switch, con i piedi invertiti rispetto alla posizione natural, ovvero con il sinistro davanti per chi è goofy e il destro davanti per chi è regular; e infine in fakie (una combinazione di switch e nollie): piede secondario al centro della tavola e piede dominante sul tail, che è rivolto verso la direzione di marcia.
Un altro famoso trick è il pop shove-it, nel quale il piede posteriore viene utilizzato per conferire alla tavola una rotazione sull’asse verticale, solitamente di 180°, anche se vi sono variazioni di 360° e di 540°. La versione senza l’uso dell’ollie, dove la tavola non si “stacca” dal terreno in seguito al colpo eseguito dal piede posteriore, si chiama semplicemente shove-it, poiché la parola pop simula il suono della tavola colpisce il terreno. Nel girone di ritorno i Diavoli si arrendono nella rincorsa anche a seguito della sconfitta nello scontro diretto e chiudono il torneo al secondo posto a 7 punti dai bianconeri campioni d’Italia. Rodney Mullen, per esempio, adattò l’ollie al terreno piatto nel 1982. Egli inventò anche il magic flip, rinominato in seguito in kickflip, così come molti altri trick tra cui il 360 kickflip, ossia un 360 pop shove-it (una rotazione dello skateboard di 180° sull’asse orizzontale) e un kickflip (una rotazione sull’asse verticale) eseguiti insieme. L’ollie si esegue effettuando una pressione sul tail (la “coda”) – la parte curva posteriore dello skateboard – sollevando quindi il nose (il “naso”), ovvero la parte curva anteriore, la quale si deve successivamente far abbassare con il piede livellando così la tavola in aria.
Il grind più semplice è invece il 50-50, che prevede un atterraggio sullo spigolo con la tavola perfettamente parallela al bordo da grindare, toccandolo con i due truck senza l’aiuto delle ruote. Se appreso con adeguata gradualità e praticato con precauzioni idonee (quali ginocchiere e gomitiere) e con l’aiuto di istruttori, può essere persino meno pericoloso di altri sport di massa. Lentamente, però, tale sport riacquisì visibilità e rispetto, fino a essere riconosciuto dal CONI. I mestieri più gettonati anche per gli studenti d’oltreoceano rimangono, però, il cameriere e il commesso. Esistono anche combinazioni fra i vari pop shove-it e kickflip o heelflip. Diverse sono le varianti che furono riprodotte di questo emblema, a seconda delle differenti combinazioni di colori. Nel 1940-1941 la squadra, con l’industriale Frontalini alla presidenza e Giovanni Degni, ex Roma, in panchina, retrocesse in Serie C, per poi tornare in cadetteria l’anno dopo, rimanendoci fino all’inizio della seconda guerra mondiale, e assumendo successivamente la denominazione di Anconitana.