Il Mantova venne comunque ripescato in Prima Divisione dopo che l’arbitro che l’anno precedente aveva diretto la decisiva sfida salvezza dei lombardi contro la Virtus Bologna, confessò di essere stato corrotto dai felsinei: la FIGC decretò dunque il risarcimento per i virgiliani, e la radiazione per gli emiliani, in quello che fu il primo vero grande scandalo del calcio italiano. Adidas però è in missione e forse tra vent’anni questa maglia verrà considerata di vero culto. Il vero calcio a Frosinone tornò nel 1963 quando lo storico presidente Cristofari, insieme a Dante Spaziani e Augusto Orsini, annunciò la nascita dello Sporting Club Frosinone. Benito, a sua volta presidente del club negli anni 1960. Stirpe chiamò a Frosinone Enrico Graziani come direttore generale. Nel 1970-71, il Frosinone del presidente Marocco vantò il record nazionale per la migliore difesa (solo 8 reti subite dal portiere Recchia). In campionato il Frosinone ottiene tre vittorie su tre partite (tra le quali spicca il successo esterno a Lecce) che pongono la squadra ciociara da sola in testa alla classifica di Serie B per la prima volta nella sua storia. È da ricordare, tra le altre, la partita contro la Juventus finita 2-0 per i bianconeri in una giornata di festa e grande orgoglio per la squadra e per l’intera città.
Dopo un primo campionato di Serie C2 chiuso a metà classifica, nel 1996 il Frosinone capolista del girone C all’ultima giornata di campionato venne sconfitto 1-0 a Benevento e superato in classifica dall’Avezzano. Nella stagione di Lega Pro Seconda Divisione 2011-2012, dopo un campionato combattuto, la squadra riesce a ottenere con una giornata di anticipo la salvezza grazie alla vittoria interna per 2-1 contro il Celano Football Club Olimpia. La prima avversaria è la Sangiovannese: il Frosinone ottiene il passaggio del turno, nonostante un doppio pareggio per 0-0, grazie al miglior piazzamento in campionato. Il ritorno è decisivo: al Matusa, l’11 giugno 2006, i padroni di casa vincono di misura, grazie a una rete di Marco Martini, subentrato all’infortunato Ciro Ginestra, e conquistano la prima storica promozione in Serie B. Nella Coppa Italia di categoria, invece, fu eliminata in semifinale dai campioni del Gallipoli. Nei primi due campionati del ritorno in Serie C2 il Frosinone, sulla cui panchina si alternarono ben cinque tecnici, dopo una buona partenza in cui la squadra sembrò potersi inserire nel discorso play-off, chiuse a metà classifica.
La squadra raggiunse le posizioni di vertice, lottando per il primato con il Brindisi. Nel 1993-1994, dopo un campionato dominato quasi per intero, nelle ultime giornate la squadra giallazzurra fu superata da Giulianova e Albanova. La guida tecnica viene affidata a Dino Pagliari, che riuscirà a portare la squadra al quinto posto finale, valido per l’ingresso nei play-off. Il Frosinone di Carboni esordisce con una sconfitta casalinga per 0-2 contro il Cesena candidato alla promozione in Serie A, seguita da tre vittorie consecutive e un pareggio che valgono la salvezza. Tra le vittorie più importanti nel girone di andata figurano i 2-1 contro Bologna e Lecce e l’emozionante 1-0 contro il Bari, in cui il portiere Zappino para un rigore ai pugliesi nei minuti di recupero. A tal proposito nel 2003 Scaccia ha inoltrato un dossier ai tribunali di Taranto e Lecce. L’anno seguente, i canarini retrocessero subito in serie D dove, nel 1967-68 arrivarono terzi e, successivamente, quinti e secondi. In Serie D il Frosinone fu quinto nel 2000, mentre l’anno successivo dà vita a un appassionante testa a testa con i pugliesi del Martina. Il 1º maggio 1911 prende vita la Unione Sportiva Maceratese, colori il bianco e il nero.
C’è chi ha vissuto una vita in bianconero, chi è nato con quei colori addosso, chi con essi si è fatto conoscere al mondo e ancora chi, con quelle strisce addosso, ha voluto prendersi la più gustosa delle rivincite. I personaggi più importanti di quel ciclo furono i presidenti Domenico Ferrante e Angelo Cristofari (una delle figure di spicco della storia del club), l’allenatore Mario Genta (il quale, come Alessandro Nesta e Fabio Grosso, ha guidato il Frosinone da ex campione del mondo con la Nazionale italiana), i giocatori Azzoni, Gabriele, Diglio, Dini, Spinato, Quercia, Bracaglia, Fortuna, Surina, Piccolomini. In ambito UEFA, prima della famosa Sentenza Bosman il calcio reclutava in massima parte i suoi giocatori migliori dai cosiddetti vivai sportivi interni e nazionali, rimasti poi in misura minore basi di partenza dei settori giovanili. I giocatori del Cosenza reagirono incivilmente al gol scontrandosi con la Forza Pubblica accorsa in campo.