Appuntamento imperdibile per gli appassionati di calcio questo week-end a Pavia. La Suzuki è nota per i fuoristrada, ci manca la nazionalpopolaritá della Panda o della Punto. La fama del 27enne di Alatri era già nota ai tifosi gialloblù e quest’anno è cresciuta a dismisura anche al di fuori dei confini della Tuscia. Ebbene: circa il 10 per cento ha messo la Suzuki nella lista dei costruttori. E circa il 9 per cento ha citato Suzuki tra gli sponsor del Toro: non abbiamo intercettato solo persone di Torino ma di tutta Italia. Volevamo vedere quanti mettevano dentro la Suzuki: e poi gli abbiamo chiesto di farci la lista degli sponsor del Torino FC. Per due motivi; la prima è il fatto che la sede centrale è ad Hamamatsu, la Torino giapponese perché ha dato i natali a tantissime case automobilistiche. La nuova squadra è posseduta da due società: Nuovo Inizio, composta da sette imprenditori locali, che controlla la maggior parte del club, e da Parma Partecipazioni Calcistiche, formata da tutti quei tifosi che vogliono prendere parte alla storia della squadra.

Tutta roba già vista con le dovute proporzioni a Sassuolo, squadra che ha portato dalla Serie B all’Europa esibendo un calcio offensivo, a tratti entusiasmante. Simone Sini è stato il più presente e Michele Rinaldi a gennaio ha portato quella dose di personalità che ha caratterizzato la retroguardia per tutta la seconda parte di stagione. Per età e prospettive ma anche per l’impegno e la dedizione che lo hanno incoronato capitano, maglie da calcio belle il top player del reparto è Daniele Celiento: l’ex Napoli è un leader silenzioso e da due anni guida la difesa sia da centrale che da terzino destro. Spesso, dopo solo due mesi alcuni vengono “tagliati” e rispediti in patria in tutta fretta. Avrebbe la maggioranza assoluta, a Camera e Senato, anche solo palleggiando. Impossibile non avere per lui un debole anche se non si è della Juve. Ma che Sergio Ramos, capitano della Casa Blanca e unico consigliere di Florentino Perez per questioni tecniche, decisivo anche nella scelta degli allenatori, possa piantare in asso la Casa Blanca per l’avventura torinese ci pare improbabile.

In molti, nei vari stadi, si sono accordi degli interventi prodigiosi dell’ex Pistoiese che in questa stagione ha giocato 45 partite e salvato il risultato in moltissime occasioni. I fantastici quattro sono Iannarilli, Celiento, Baldassin e Jefferson ma i nomi forti si estendono anche a Rinaldi, Sini, Cenciarelli, Di Paolantonio e il Vandeputte visto fino a dicembre. Facci tre nomi nuovi che attualmente in Serie A sono secondo te “classificabili”. Sono loro gli elementi principali da cui ripartire nella prossima stagione, una base solida che al netto di trasferimenti in serie B potrà garantire la continuità giusta verso un traguardo ancora più grande di quello appena tagliato. Uno dei principali è il feeling che si nasce tra calciatori e tifosi, cuore pulsante di ogni partita e in grado di trascinare le prestazioni di una squadra a suon di cori e incitamenti. A Viterbo, così come in molte altre piazze, le bandiere non esistono più ma nonostante questo la stagione appena conclusa ha incoronato alcuni giocatori che più degli altri hanno saputo conquistare il cuore dei supporter a suon di buone prestazioni.

L’amministratore delegato rossazzurro, Pietro Lo Monaco, ha sottolineato: “Credo che l’anno scorso, nonostante il record di punti, questa squadra abbia reso meno di quanto ci si aspettasse: per questo, sono certo che i nostri giocatori interpreteranno questa seconda possibilità collettiva come un grande assist per dimostrare il loro valore. – continua l’ad del Calcio Catania – Per noi, il mantenimento della Serie A è basilare. Le conquiste sportive portano benefici economici che, come nel caso del Centro Sportivo, sono destinati ad avere ricadute positive per tutta la città: consolidarci in questa categoria, vincendo il nostro scudetto, servirà ad esempio a renderci più forti in modo da poter pensare allo stadio nuovo con lo stesso slancio che ha caratterizzato la realizzazione di Torre del Grifo Village”. Dalla metà del XX secolo le culotte sono state sempre più offerte come alternativa alle gonne nelle uniformi femminili, ad esempio durante la guerra del Vietnam, quando le lavoratrici della Croce Rossa trovarono le loro gonne uniformi poco pratiche intorno agli elicotteri. Il 21 maggio 2008, a poco più di un mese dalla scadenza del suo contratto con il Milan, Ibrahim Ba annuncia il suo ritiro dal calcio giocato, a 35 anni.