Preferivo aspettare il calcio. Gli influencer nel settore del calcio hanno un grande seguito di tifosi e possono avere un impatto significativo sulle decisioni di acquisto dei loro follower. Grosso, sanguigno, con i colori del Napoli nel DNA, ha l’orecchio incollato alla radiolina e nemmeno mi vede. Nei corridoi di alcuni uffici del Comune di Napoli “probabilmente” (e sottolineo probabilmente) si fuma in barba alla legge! Ore 18.50: chi ha detto che la barba si fa al mattino? Ore 6:00 del mattino. Mergellina, maglia calcio retro ore 16.40: Tramonto napoletano. Presto in tivvù una delle tante file negli ospedali italiani. L’Atalanta, ad esempio, è famosa per il suo gioco offensivo spettacolare e ha raggiunto risultati eccezionali negli ultimi anni. Risultato: nemmeno il più scalmanato dei tifosi ha saltato il fosso che circonda il campo da gioco. Cesc per Xabi Alonso è giusto, nell’intento di dare una proiezione più verticale al gioco spagnolo. Un fatto del genere a mia memoria non si era mai verificato, soprattutto per un primo scudetto assoluto. Fantasie di un pizzaiolo: la mia pizza poteva essere personalizzata solo in questo modo! La mia collezione di collane adesso è completa! Per questo motivo, noi di adidas abbiamo disegnato una collezione di t-shirt calcistiche indossabili in ogni stagione.

Oggi collabora per la terza stagione con la sestese calcio occupandosi del settore giovanile. Al termine della stagione 2012-2013, conclusa con il mancato accesso ai play-off all’ultima giornata, Rosati (in procinto di entrare nei quadri dirigenti del Genoa) cedette la proprietà e la presidenza del club a Nicola Laurenza, già da tre stagioni sponsor principale dei biancorossi. Il seguente è l’elenco dei giocatori facenti parte della Hall of Fame presente sul sito ufficiale del club. È presente anche una scuola dell’infanzia paritaria. Ciò consente alla scuola di mantenere una maggiore profondità nella squadra, ingaggiare tutti i giocatori che desidera ed evitare di violare le regole NCAA. Il caso vuole che nel mentre di tutto ciò ho l’occasione di godermi, dopo tanto tempo, una bella visita guidata in Santa Maria delle Grazie. Nel 1939-1940, dopo il secondo addio di Winkler, la squadra si piazza al sesto posto grazie al centrocampista Mariolino Congiu, che svolge il ruolo di giocatore-allenatore. Oggi mi autoscatto nel bosco, alle prime luci dell’alba, pronto a registrare un nuovo servizio.

Tutto pronto. Inizia una nuova autopsia ai sacchi della “munnezza”! «Le colpe sono prima di tutto dei giocatori. Il mio pass-partout era Paolo Rossi, che tutti ovviamente conoscevano per essere stato il protagonista assoluto dei Mondiali del 1982. Parlare di Pablito mi dava l’opportunità di parlare del Real Vicenza, di Gibì Fabbri e dei miei meravigliosi compagni di squadra. Nelle foto, due immagini della festa-scudetto a Napoli; al centro l’abbraccio, nel San Paolo in tripudio, tra Corrado Ferlaino e Gianni Punzo, vicepresidente di quel Napoli. È una cosa importante che mi resterà nel cuore e nella testa per sempre». Un Cuore di Pigne per voi! Questo sistema è suddiviso in vari livelli, che vanno dal patentino per allenatore di base fino ai corsi per ottenere il prestigioso patentino UEFA Pro. Il Vesuvio separa l’azzurro del cielo dal verde dell’Abete. L’invasione degli Ultra Sacchetti! Particolarmente curiose sono quelle degli striscioni che erano stati appesi un po’ dovunque in città: “Scusate il ritardo”, “Napoli campione d’Italia: ma che r’é v’abbrucia ‘o culo?”, “Maradona v’fa abballà ‘o tango”, “Gira, gira, gira, nun te fermà cchiù”, “E me diciste sì ‘na sera ‘e maggio”, “Maradona ssì megli’e rraù ‘e mamma”.

Napoli ha sempre avuto un rapporto particolare con gli striscioni sul campo. Gli appassionati possono scegliere tra diverse opzioni, inclusi piani mensili o annuali, permettendo loro di adattare l’abbonamento alle proprie esigenze e ai propri interessi. Ci trovi proprio alle spalle della cattedrale simbolo di Milano. Mi ricordai quella notte d’estate che alle Fontane si cantava e tutto doveva ancora succedere. L’arbitro stesso non vede l’ora che tutto finisca. Come previsto. A questo punto, ci sarebbe da scommetterci la casa che questo 1-1 si trascinerà stancamente fino alla fine, anche se manca ancora parecchio alla conclusione. Le persone erano cordiali e accoglienti ed io mi sentivo di casa. La tintarella del sabato mattina. Vidi Cate altre volte, di mattina e di sera, e non parlammo di noi; conobbi Fonso, conobbi gli altri da vicino. Anche l’Elvira che, finita la lezione, lo chiamava alla credenza e gli dava dei dolci, voleva sapere da lui se sarebbe tornato a scuola, se aveva delle sorelle, se ricordava suo padre. Gli occhi irripetibili delle ragazze (“Uocchio de suonne, nire, appassionate”, cantava Salvatore Di Giacomo) brillano, se possibile, ancora più vivaci. Gli spettatori, infatti, non si decidono ad uscire e si attardano ancora sugli spalti ad applaudire.

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