Associazione Calcio Mantova 1919-20 · La prima squadra di calcio frusinate che si rivelò competitiva a livello agonistico fu espressa dalla Polisportiva Bellator Frusino, nata nel 1929 dalla CXIX Legione M.V.S.N. Dal 2010 è Tecnico di I livello a Coverciano, dove dal 2008 è docente esterno ai Corsi Master di I Livello. Nella stagione 2006-2007 svolge il ruolo di Direttore Tecnico nel Pomezia calcio a 5, squadra che raggiunge i play-off per la promozione in A2. È autore di sei libri: “Il portiere di Calcio a 5”, “Calcio a 5 – Nuove esercitazioni per il portiere”; “Il portiere di calcio a 5: analisi del ruolo e metodologia di allenamento”; “Il portiere di Futsal: esercizi per Saletta” (testo benefico pro terremotati di Saletta – Rieti); “Esercitazioni per portieri di futsal:due scuole a confronto”, scritta con la brasiliana Academia Goleiros de futsal; a gennaio 2021 esce il suo nuovo testo: “Il portiere di futsal: evoluzione del ruolo”; nel 2024 esce “L’allenamento del portiere di futsal” scritto con Marco Di Matteo. Anche per quanto riguarda l’aspetto agonistico del gioco fondamentale fu il ruolo di Edilio Parodi, importatore e distributore in Italia del gioco.
Nella stagione 2013-2014 è allenatore della Serie A Lazio Femminile Calcio a 5, con cui conquista la Coppa Italia 2014, lo Scudetto 2014 e stabilisce il record nella storia del futsal maschile e femminile A nazionale con 34 vittorie in 34 partite. Nel 1953-1954 il tracollo è definitivo: i virgiliani arrivano ultimi, con sole 3 vittorie all’attivo. Nel 2012 fonda l’Associazione “virtuale” A.I.P.P.F. Nel biennio 2007-2009 allena l’Albano calcio a 5; nel biennio 2009-2011 allena la Queen’s Capitolina Calcio a 5, di cui nella stagione 2011-2012 diventa il Responsabile del Settore Giovanile: in quest’anno la società vince la Coppa Disciplina in tutte e tre le squadre giovanili. Nella Stagione 2023-2024 allena di nuovo il Progetto Futsal Femminile in serie D, dove vince Campionato, Coppa e Titolo Provinciale. Comincia la sua attività di allenatore quando è ancora in attività di giocatore: allena infatti il Fiumicino Juniores nel 1994 vincendo prima il titolo provinciale, poi il titolo regionale; nel 1995 guida la prima squadra del Fiumicino 5, vincendo il campionato di Serie D. A seguire si concentra quindi solo sulla carriera di giocatore, terminata la quale riprende ad allenare nel 2000: in questo anno, alla guida del Torrino, vince in due anni due campionati consecutivi passando dalla serie C (dove a suo tempo stabilì il record di punti nella storia di categoria) alla serie A2.
La rinascita del Frosinone avvenne nel campionato 1945-1946: i ciociari disputarono il campionato di Seconda Divisione Lazio salendo in Prima Divisione un anno dopo, e, più tardi, furono ammessi d’ufficio alla Serie C della Lega Centro a titolo di propaganda, reputando, la Federcalcio, che la squadra avesse un buon potenziale in termini di bacino d’utenza. Campionato sospeso in via definitiva dopo 22 partite a causa della pandemia Covid-19. Tra le poche società calcistiche italiane proprietarie del proprio stadio, disputa le partite casalinghe allo stadio Benito Stirpe. Il Frosinone Calcio, meglio noto come Frosinone, è una società calcistica italiana con sede nella città di Frosinone. «È costituita in Frosinone l’Unione Sportiva Frusinate di Frosinone. Art. I – È costituita in Frosinone l’Unione Sportiva Frusinate di Frosinone. II – L’Unione Sportiva Frusinate ha sede in Frosinone, in corso Vittorio Emanuele n.2 ed è composta da soci effettivi, onorari, patrocinatori ed allievi. Due dei soci fondatori dell’U.S. Il team ciociaro in quel periodo a livello organizzativo era coordinato da Augusto Diamanti, figura di riferimento che era a capo dei dirigenti della società. Nella seconda metà degli anni 1930 la Bellator Frusino si sciolse, venendo sostituita dal Fascio Giovanile di Combattimento Frosinone (F.G.C.) che disputò vari tornei a livello interprovinciale.
Questa istituzione non solo promuove il calcio a livello di base, ma si dedica anche alla crescita professionale di coloro che guidano le squadre. Giocatori come Andrea Pirlo hanno dimostrato che i mediani possono anche essere playmaker straordinari. In linea generale è tuttavia la semplice divisa all white quella che identifica nell’immaginario collettivo le trasferte del club: ulteriormente, grazie al fatto di essere stata indossata dal 1963 in poi in quasi tutte le finali internazionali giocate – e spesso vinte – dalla squadra, tale uniforme ha assunto nel tempo un notevole rilievo nell’iconografia milanista e, di riflesso, nella storia del calcio mondiale, guadagnandosi per questo il soprannome di The Lucky One. La terza maglia dell’annata 2018-2019 fu concepita per essere un omaggio alla città di Milano: il colore scelto, il grigio, e il design richiamavano il marmo utilizzato per costruire il Duomo mentre nella parte frontale della maglia spiccava la croce di San Giorgio, con riprodotta al suo interno la mappa della città meneghina. Le personalizzazioni e i marchi sono di colore bianco sia sulla maglia che su pantaloncini e calzettoni (che adottano anch’essi il verde come tinta primaria). I colori sociali sono il giallo – da cui il soprannome di canarini – e l’azzurro; altri soprannomi noti sono ciociari, leoni e giallazzurri.