Udine. Anziché indignarsi per i cori “discriminatori” e poi far disputare la finale di Supercoppa italiana Juve-Milan in un Paese che discrimina le donne, anziché riempire gli stadi di mangia-hamburger sulla falsariga di un modello d’oltreoceano che qua non attecchirà mai, i vertici del calcio dovrebbero cominciare ad ascoltare il popolo. Quarti di finale di Coppa delle Coppe. 1944-45 – 1º nel girone F del Torneo delle squadre Minori organizzato dal Direttorio II Zona Lombardia, avendo battuto 2-0 il Cantù nello spareggio di Sesto San Giovanni del 10 giugno 1945. È eliminata ai quarti di finale dall’Isotta Fraschini di Milano 2-1 in casa e 1-3 fuori. A impreziosire il libro, le testimonianze di un nugolo di juventini doc, e le foto di Salvatore Giglio, tra cui naturalmente la più famosa di tutte, quella di Platini sdraiato sul prato di Tokyo dopo l’annullamento di una sua splendida rete nella finale dell’Intercontinentale, il braccio sinistro a reggere la testa, un dio sceso in terra incapace di comprendere come mai gli umani hanno appena preferito il Regolamento alla pura Bellezza. Dopo aver chiuso il campionato al secondo posto, il Siracusa vince i play-off regionali battendo in finale il Taormina, accedendo alla fase nazionale al termine della quale, dopo aver battuto l’Ercolanese in semifinale e i corregionali dell’Enna in finale, ottiene la promozione in Serie D davanti a 5mila spettatori.
Infatti il Frosinone ha tutte le chanche dalla sua per classificarsi 2° e raggiungere direttamente la Serie A, ma inciampa col Foggia, salvo da un pezzo, in casa (2-2 con gol del Foggia all’89’), mentre il Parma vince. Il 22 febbraio ’15 circa mille tifosi sotto casa di Leonardi, che ha anche problemi di salute, insultandolo pesantemente. L’emozione nel raggiungere lo stadio assieme a tanti altri padovani, di passare sotto la gradinata, prendere le caramelle dall’omino che gridava “Caramelle all’anice, menta, doppia menta… Maglia di grande modernità quella della Francia del 1984, divisa che associamo automaticamente a Platini e che è stata poi ripresa in modo più che mai fedele da Adidas per i Mondiali giocati proprio in Francia nel 1998 (vinti dai Bleus). Per 12 mesi all’anno mangiamo calcio e respiriamo calcio (come diceva un vecchio spot Coca-Cola), maglia calcio più bella dunque non ci tireremo indietro proprio a dicembre. Dalla stagione 2023-2024, la Serie C torna ad affiancare il proprio nome a quello di uno sponsor, rinominandosi Serie C Now in seguito all’accordo col servizio streaming Now.
Serie D Arezzo · Yves Baraye è stato il simbolo della risalita del Parma dalla Serie D alla A e la Curva Nord, che avrebbe voluto che la punta debuttasse in Serie A, prima di passare al Padova nel recente mercato di gennaio, gli ha dedicato gli striscioni “Cuore, grinta e umiltà da quel passamontagna ai gol nei derby fino alla Serie A” e “Grazie Baraye”, in occasione di Parma-Spal del 27 gennaio ’19. Il derby col Modena è vietato ai tifosi ospiti e la Nord, per protesta, annulla la coreografia programmata e contesta il provvedimento. Bella coreografia allestita in Parma-Juve del 1° settembre ’18: copricurva al centro con lo stemma del Parma e la scritta “Parma siamo noi” e cartoncini gialli su un lato e blu sull’altro. A Terni, giorno dell’Immacolata 2017, i parmensi ad inizio ripresa mettono in piedi una piccola coreografia esponendo diversi cartoncini con il volto di Federico Aldrovandi, ed in basso esponendone uno in formato più grande, aggiungendo nome e cognome dello sfortunato ragazzo, per rimarcare l’importanza di ricordare lo sfortunato 18enne ed annullare lo squallido teatrino dell’Olimpico della settimana precedente, quando agli spallini venne vietato di introdurre in curva una bandiera con l’immagine del ragazzo.
Il 3 febbraio ‘18, per Brescia-Parma, esposti a inizio 2° tempo tanti cartelli con la scritta “Tommaso Ghirardi ladro”, scelta chiaramente dovuta al fatto che stessero giocando nella città natale di colui che tanto ha fatto per distruggere una storia centenaria, ribadendolo ancora una volta. A Vicenza, ad inizio 2009, un ragazzo viene diffidato per aver lanciato una torcia in campo al gol dei crociati. ”, per Parma-Frosinone del 4 novembre 2018. -Esposto lo striscione “Stefano Cucchi: la verità non è un film” in Parma-Lazio del 21 ottobre ’18, riguardo alle tristemente note vicende del 31enne geometra romano morto nel 2009, narrate dal film “Sulla mia pelle”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, a seguito di violente percosse (ormai non ci sono più dubbi) ricevute da alcune guardie carcerarie, durante la custodia cautelare, dopo essere stato trovato in possesso, in seguito a una normale perquisizione, di 21 gr. Il 30 marzo 2008 muore il “Bagna”, membro dei Boys, durante la trasferta di Torino, schiacciato da una manovra maldestra di un autista di un pullman di tifosi juventini, ad un autogrill vicino Asti.