CENTENARI E BICENTENARI – E’ il blogger Luigi Boschi a chiedere ai vertici del Teatro sinergie con altri importanti eventi che scandiranno l’anno prossimo, quali i centenari di Pietro Barilla e anche quello del Parma Calcio. Calcio d’inizio affidato alla Lazio, battuto da Noslin. Pedro a Mediaset: “Siamo felici, stiamo giocando un gran calcio, ma in campionato al Maradona sarà molto più difficile. Giocheranno in casa e con tutti i titolari. Ora godiamoci questa serata e continuiamo così. Complimenti a Noslin”. Fontana ha ribadito che il programma della kermesse sarà presentato a marzo. Senza altri finanziamenti percorso in salita per la kermesse 2013 e il futuro del Teatro. Il primo cittadino tiene a chiarire la posizione del Comune: “Non facciamo colpe a Cariparma, sia chiaro, che è da sempre vicina al Teatro. Il primo cittadino lancia un appello alle forze economiche: “Il Regio è un motore culturale per Parma, ma non possiamo sostenerlo solo a parole, serve l’impegno di tutti a cominciare dalla forze economiche, dobbiamo stringerci intorno al Teatro. Al riguardo l’amministratore unico annuncia una prossima serie di incontri – non solo con Cariparma, ma anche con un altro ex socio come la Camera di Commercio – per presentare il piano industriale di risanamento che prevede il pareggio di bilancio nel 2013. Fontana ha ripetuto le cifre: indebitamento oggi a 5 milioni, patrimonio netto in passivo per oltre due milioni.
Invece Di Francesco lo fermi solo se tendi una corda invisibile dai distinti alla tribuna. Appello agli industriali e Barilla. Sfodera la spada anche Fontana che attacca: “Con una riduzione significativa del contributo il piano di risanamento diventa un libro dei sogni. Nel piano inoltre è già stato valorizzato il contributo statale del Bicentenario, stimato in 500mila euro, se e quando arriverà. Dzemaili, uno arrivato con già la valigia in mano (a proposito, sono abbonato a 19 partite, non 16) è uno di quelli che ci prova di più, direi che basterebbe questo. Ferraris che ha ringraziato Fontana per il difficile lavoro svolto prova a spargere un po’ di ottimismo: “Non è la prima volta che il Regio rischia la chiusura – ricorda citando Guareschi – io penso che ce la farà anche questa volta, se la città ritiene possa avere senso per il suo futuro. Ricordo che anche quest’anno saremo il maggior sponsor del Regio. Cercheremo anche all’esterno, ma la spinta deve partire dalla città”. Ci tengo a ringraziare la Fondazione, fondamentale per la città”. Ci siamo ritirati dalla Fondazione per dare messaggio alla città”. La Fondazione valuti se è più importante finanziare un Museo cinese o un Bicentenario verdiano”.
Verdi mai troppo tenero con Parma che corre il serio rischio di non essere celebrato proprio nel Bicentenario. Il Festival Verdi non si potrà fare nell’anno del Bicentenario. In pratica per il Festival nuove risorse al momento non ce ne sono. Tale sostegno è espressamente consentito persino in ambito europeo dove, come ben sappiamo, gli aiuti di Stato sono proibiti. Pizzarotti: “La città aiuti il Regio, serve impegno di tutti”. Non si possono certo pretendere miracoli ma un impegno utile per fronteggiare una situazione che inevitabilmente acquisirà lo stato di sofferenze e di indigenza di molti nostri connazionali è possibile e va preteso. Ringrazio per essere stato fatto sedere a questo tavolo nelle vesti di accusato. Sono sempre stato contro i tagli lineari. Le norme contenute nel decreto-legge sono palesemente inique e non favoriscono la piena e buona occupazione. A meno di non ricorrere a indebitamento come nel passato, ma io non sono disposto”. Ebbene, dico semplicemente che si dovrebbe avere un approccio un po’ meno fanatico e si dovrebbe utilizzare questoPag. “Questa è la nostra dead line, poi vedremo se si potrà o meno realizzare, se ci saranno le risorse”.
E il Festival Verdi 2013, nell’anno del Bicentenario, non si potrà fare. Chiare le parole di Fontana: “A fronte di una riduzione del 50% del contributo – riduzione che Cariparma non ha ancora quantificato – l’attività del Regio non potrà continuare. Scontro plateale Fontana-Gabbi sul contributo della Fondazione. Oggetto del contendere la riduzione – confermata – del contributo destinato al Regio Così Gabbi: “La riduzione è necessaria vista la situazione economica, sarà significativa, il Regio non può pretendere quello che la Fondazione non può dare, deve ridurre le sue pretese. Ma non parliamo della prossima stagione lirica del Regio, bensì della conferenza stampa per presentare il 2013 del Teatro (LA STAGIONE) che – quasi in un melodramma verdiano – ha opposto l’amministratore unico Carlo Fontana al presidente della Fondazione Cariparma Carlo Gabbi. Dobbiamo tutelare il patrimonio della Fondazione. Dunque, o l’omaccio guarisce o urge tornare sul mercato dei tank. Tuttavia, se si ritiene che una norma sia necessaria, credo che la stessa non possa essere come quella che viene prevista all’articolo 20, comma 10, del provvedimento in discussione, perché delle due l’una: se la norma – come si legge – riguarda i cittadini italiani e quelli stranieri, allora, è chiaro che a quelle condizioni perdono il diritto i cittadini italiani; se invece si ritiene di cambiare i requisiti per i cittadini stranieri, allora è evidente che occorre cambiare la norma, perché se si richiede un’attività lavorativa con un importo superiore ai 5 mila euro, pensando che questi cittadini abbiano lavorato in Italia e pagato le tasse – perché questa dovrebbe essere la condizione per ottenere l’assegno sociale – sappiamo tutti che con 5 mila euro si rientra nell’area dell’incapienza e, dunque, non vi sarebbero nemmeno le condizioni, se questa è la ragione, replica maglia napoli per fissare un tale limite di reddito.
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