Nel secondo tempo esce Krejci (e ci accorgiamo in quel preciso momento che era in campo) ed entra Rizzo al quale finalmente Donadoni aveva trovato il ruolo negli ultimi due mesi. Adesso manca solo la partita celebrativa dello scudetto juventino e poi possiamo archiviare con successo il secondo campionato di Serie A atto al mantenimento della categoria. Zaccagni prova a farsi perdonare mettendosi in proprio, poi tocca per Dele Bashiru, che svirgola la conclusione da posizione centrale. In campo invece calma piatta, il Pescara prova a creare qualcosa ma sono pur sempre il Pescara ed i rossoblu provano a vivere di lampi perchè a costruire qualcosa non ci pensa nessuno. Ampi spazi vuoti lasciati da abbonati che ne hanno avuto abbastanza e ampi spazi colmati nei distinti da frotte di bambini grazie alle lodevolissime agevolazione del BFC che prova ad inoculare la passione per il rosso ed il blu alle nuove generazioni. Vuol dire costruire un gruppo ambizioso, compatto, una squadra a cui voler bene e a cui stare vicino nei momenti bui. Se finisse così credo sarebbe un record mondiale impossibile da eguagliare nei prossimi diciottomila anni. In discesa le grandi città: MILANO perde quattro posizioni, ma risulta prima in Affari e lavoro; ROMA è al 59° posto, NAPOLI penultima.

E al contempo siamo andati a scoprire un angolo nascosto di Giappone a Napoli. Un rapporto di amicizia che ha portato le due città a dedicarsi a vicenda il nome di due vie: “Napoli-dori – Viale Napoli” a Kagoshima e “Via Kagoshima” a Napoli e che rappresenta il punto di partenza per una celebrazione più ampia del legame culturale tra Napoli e il Giappone, reso ancora più speciale dalla presenza dei numerosi tifosi azzurri sul territorio, che con il loro entusiasmo rendono sempre più forte questo gemellaggio fra città. Da parlamentare del Mezzogiorno, da parlamentare siciliano, devo dire che lo strumento finanziario che esaminiamo penalizza ancora di più il sud. Del resto nessuno ha ancora capito come dovrebbe giocare questa squadra, quali meccanismi la guidano e come in teoria dovremmo provare a segnare. Va bene dai, un’altra occasione persa per farsi volere bene, ma tanto è evidente che non frega niente a nessuno, l’obiettivo era salvarsi e il resto è contorno. C’è da dire che per l’Italia, accanto al ciclo congiunturale sfavorevole, pesa un fattore strutturale superiore al resto dell’Europa, il debito pubblico. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sottosegretario Vegas, è sembrata una magia, perché sono serviti nove minuti e mezzo per approvare questa manovra e poi ci siamo accorti che sono serviti otto giorni per pubblicarla sulla Gazzetta Ufficiale e centinaia di pagine di emendamenti (un migliaio della maggioranza, 130 governativi), per concludere con un maxiemendamento di 74 pagine.

Anche noi abbiamo registrato, durante le audizioni che abbiamo svolto nelle Commissioni, l’apprezzamento di molte organizzazioni per questo presunto decisionismo del Governo: la manovra è stata elaborata in nove minuti e mezzo, salvo poi accorgervi che, per scriverla e per stendere anche il maxiemendamento, avete avuto bisogno di molto più tempo. Sotto controllo anche la spesa dei Ministeri, con CDA più snelli per le aziende pubbliche e aste on line per il risparmio energetico, mentre i costi intermedi dei Ministeri dovranno scendere del 22 per cento. “Non dobbiamo farci confondere dall’andamento del risultato perchè siamo andati sotto in maniera casuale su un tiro che ha procurato un calcio di rigore. Il Bologna va a Milano perchè purtroppo ci tocca proprio giocarle tutte. Il Milan continua a sprecare il poco che crea con confusione ed allora il mister toglie Mbaye, spero per infortunio perchè fino a quel momento sembrava l’unico ad averne un minimo di voglia.

Per nascondere la vostra impotenza e incapacità ad incidere veramente, state cercando nuovi nemici esterni: la globalizzazione, l’Europa, la Banca centrale europea. Il primo tempo si chiude zero a zero, decisamente più per l’insipienza milanista che per la nostra rocciosità. Ridurre i Fondi destinati alla nostra rete consolare, dimezzare le risorse per l’assistenza ai nostri connazionali indigenti che vivono all’estero, ridimensionare o eliminare i Fondi per la formazione professionale, la diffusione della lingua, l’internazionalizzazione delle imprese e azzerare o quasi la nostra cooperazione allo sviluppo, tutto ciò vuol dire non rispettare la storia ed il valore della nostra emigrazione, non conoscere la realtà e la dimensione della nostra presenza all’estero. 112 e toglie 170 milioni di euro dalla cooperazione internazionale. 112 del 2008 (A.C. 1386-A), preannunciando l’intenzione del Governo di porre la questione di fiducia sull’approvazione del medesimo. Il leader dell’opposizione – consentitemi di citare – afferma: dopo tutti gli impegni assunti dal Governo nell’arco di questi mesi – scrive appunto il leader dell’opposizione in un messaggio ai sindacati dei manifestanti che sono in piazza – ero convinto che almeno nella legge finanziaria di quest’anno il Governo avrebbe stanziato i mezzi necessari per la sicurezza e la difesa dello Stato.

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