La Federazione Italiana Giuoco Calcio considera la Fiorentina al 6º posto nella graduatoria della tradizione sportiva dei club ad essa affiliati; inoltre occupa la 5ª posizione nella classifica perpetua della Serie A e la 78ª in quella della Serie B. È anche uno dei membri dell’Associazione dei club europei, organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso G-14, composta dai principali club calcistici europei, riuniti in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA. La cura Gentilini dette subito i suoi frutti; grazie a quattro vittorie casalinghe consecutive, i rossoblù riuscirono ad abbandonare l’ultima posizione e chiusero l’anno a quota 16 punti. Una volta ottenuto tale risultato, Pontoni giocò la sua prima partita ufficiale, nel 1937, venendo schierato come attaccante contro il Ferro Carril di Santa Fe: le sue quattro reti portarono la sua squadra alla vittoria e lui alla titolarità. Debuttò nella selezione nazionale il 25 maggio 1942, maglia inter bianca nel corso dell’incontro con l’Uruguay valevole per la Copa Lipton. Rimase fuori per 3 gare, tornando il 25 dicembre contro l’Ecuador, sostituendo lo stesso Di Stéfano; fu poi titolare contro l’Uruguay il 28 dicembre.
Fece il suo esordio il 18 gennaio contro la Bolivia, aprendo le marcature al 10º minuto; fu poi sostituito all’81º. Fu poi titolare contro l’Ecuador il 31 gennaio (1 gol), la Colombia il 7 febbraio (2 gol), il Cile l’11 febbraio e il Brasile il 15 febbraio. Pontoni fu poi ceduto, insieme ai compagni di squadra José Canteli e César Garbagnoli, al Newell’s Old Boys; il prezzo del trasferimento dell’attaccante fu stabilito a 22.000 pesos, con 200 di stipendio. In parte la causa dei crolli del prezzo era stata attribuita al problema della sovrapproduzione rispetto alla richiesta del mercato. Nella parte posteriore, oltre al nominativo ed al numero, compare per la prima volta un secondo sponsor Muracel nella parte bassa. Secondo turno di Coppa UEFA. La Nigeria “sperimentale” non può nulla, nel secondo incontro, nemmeno contro la Svezia, che grazie alla doppietta di Henrik Larsson si porta a un passo dagli ottavi.
Nacque nel barrio La Facultad in una casa in via 1º de Mayo da Hermenegildo Pontoni e Lucía Scarafía, che avevano già altri quattro figli, tre femmine e un maschio. Quando Pontoni aveva quattro anni, suo padre morì: a dodici, dunque, dovette iniziare a lavorare, assieme a suo fratello Juan Alberto; quest’ultimo lo portò a giocare al Gimnasia y Esgrima di Santa Fe, che lo accettò nel proprio settore giovanile e lo fece debuttare nella sexta división. Il nuovo attacco del San Lorenzo, Farro-Pontoni-Martino, viene soprannominato El Terceto de Oro dai giornalisti sportivi, e nel campionato 1946 Pontoni segna 20 reti. I manifestanti vennero tenuti per ore isolati nella banchina prima del nuovo imbarco verso la Sardegna. L’attenzione si sposta sempre più verso strumenti personalizzati, come gli alert in tempo reale e i sistemi di confronto quote, che permettono agli utenti di reagire rapidamente ai cambiamenti nelle probabilità e sfruttare al meglio le proprie strategie.
Ella andava verso l’uomo, verso l’amore, come l’uccello va verso il serpe che l’ha affascinato, con occhi aperti e ciechi, per una fatalità inesorabile del suo destino e del suo sangue che rendeva inutile ognidelusione, che esasperava nel suo corpo deforme la sete inesausta, la torbida attesa. Nel 1953 passò alla Portuguesa, nello stato di San Paolo, in Brasile; nel 1954 tornò al San Lorenzo, disputandovi l’ultima annata della sua carriera. Il 30 giugno 1941 debuttò in Primera División argentina, giocando al Parque de la Independencia contro il San Lorenzo. Oggi 12 giugno si può dire che è VERGOGNOSO che ogni posto a livello dirigenziale sia rimasto assolutamente inalterato considerando quanto conseguito nell’ultima stagione? Nella stagione successiva si iscrissero due squadre che rappresentavano la città di Giarre, una in prima categoria e l’altra in terza categoria. Durante questa gara, Pontoni andò a segno per due volte, contribuendo così alla vittoria per 4-1 dell’Argentina, e formò una buona intesa, sul campo, con Martino, che successivamente divenne suo compagno di squadra al San Lorenzo. Pontoni si stabilì presto come titolare, e il Newell’s giunse al terzo posto in campionato, dietro a River Plate e San Lorenzo. Tuttavia, a causa delle difficoltà economiche che la famiglia stava attraversando, Pontoni si vide costretto a lasciare il calcio per dedicarsi al lavoro in un’officina.