Il 24 aprile 1996 Eiður Guðjohnsen debuttò in nazionale sostituendo il padre Arnór nel secondo tempo di un’amichevole tra Islanda ed Estonia, entrando nella storia del calcio dato che mai prima di allora un padre e un figlio avevano giocato entrambi in una partita internazionale. A quel tempo gli svedesi avevano giocatori formidabili, che avevano vinto il torneo di calcio dell’Olimpiade di Londra del 1948 e si erano classificati terzi al campionato del mondo 1950. Per quanto riguarda l’Islanda, per la prima volta la rappresentativa era allenata da un islandese, Óli B. Jónsson (che stava svolgendo il primo dei suoi tre mandati), nazionale islandese per un breve periodo e fratello minore di Sigurjón, uno dei pionieri del 1930. Pur mandando in campo una selezione inesperta, la squadra dell’isola riuscì nell’impresa di vincere questa partita per 4-3. L’eroe della gara fu proprio Ríkharður Jónsson, autore di quattro reti. Ríkharður era anche il capocannoniere della sua squadra con 17 gol, record che sarebbe stato battuto solo nel 2007 da Eiður Guðjohnsen. Il calcio albanese si può dire “internazionale”, in quanto il ruolo della Nazionale dell’Albania è quale centro culturale dell’albanesità, attingendo dai tanti residenti albanesi nati o cresciuti all’estero, anche da generazioni.
In tema di maglie rimane curioso quanto accadde il 4 ottobre 2008 allo Stadio Omobono Tenni di Treviso: la partita Cittadella-Vicenza iniziò con svariati minuti di ritardo in quanto l’arbitro Riccardo Tozzi fece cambiare ai calciatori berici la loro maglia, cromaticamente simile a quella del Cittadella, sicché il magazziniere del Vicenza corse ad acquistare delle maglie gialle fosforescenti in un negozio di Treviso fuori dallo stadio, con l’incoveniente della numerazione sbagliata che non corrispose a quella reale dei giocatori vicentini, oltre alla mancanza delle scritte dei cognomi sul retro. Da menzionare un caso particolare, in cui i discendenti degli albanesi in terra anatolica la prendono come un derby (questi, esuli in Turchia a seguito soprattutto degli spostamenti di popolazioni del 1922, subirono la discriminazione e la deportazione se musulmani, in quanto molto semplicisticamente gli ortodossi vennero definiti “greci” e i musulmani come “turchi” in Epiro Ciamuria). La squadra ha ottenuto i primi risultati di rilievo nella seconda metà degli anni duemiladieci. Quarto classificato alla Coppa d’Africa 1992, il Camerun non si qualificò all’edizione successiva del torneo, alle prese con un periodo di ricambio generazionale che ebbe conseguenze negative sui risultati della squadra.
La nazionale maschile Under-21, che partecipa alle competizioni continentali con i propri pari categoria; le nazionali Under-20, Under-19, Under-18, Under-17, Under-16, Under-15. Nel 1962 gli islandesi presero parte alle qualificazioni per il campionato d’Europa 1964; fu questa la seconda partecipazioni della nazionale isolana alle qualificazioni mondiali. Per l’ultimo campionato del XX secolo, quello del 1999-2000, per non rischiare fino all’ultima giornata viene riconfermato Guerini e gran parte della squadra. Due mesi dopo gli isolani affrontarono per la prima volta una squadra asiatica, il Giappone. Nel nuovo impianto gli isolani subirono due nuove e sonore battute d’arresto: 1-5 contro la Francia e 2-5 contro il Belgio. Le due squadre si ritrovarono il 30 marzo 2005, sempre in un test amichevole, che stavolta terminò senza reti. Il 26 marzo 1947 fu fondata la Federazione calcistica islandese (Knattspyrnusamband Íslands, acronimo KSI), che successivamente ottenne l’affiliazione alla FIFA. I giapponesi vinsero per 2-0 grazie alla doppietta di Ryuichi Sugiyama, suscitando sgomento nella stampa islandese. 2-0 nel ritorno impedisce l’accesso alla fase finale.
Una selezione islandese non ufficiale fu costituita nel 1930 e il 29 luglio dello stesso affrontò le Isole Fær Øer, un altro territorio del Regno di Danimarca, battendole per 1-0 in amichevole. Dall’indipendenza dell’Islanda dalla Danimarca, proclamata il 17 giugno 1944, il calcio nazionale trasse subito vantaggio, poiché la prima partita ufficiale della selezione islandese ebbe luogo il 17 luglio 1946: al Melavöllur di Reykjavík gli islandesi furono sconfitti dalla Danimarca per 3-0. In quella circostanza la nazionale islandese schierò: Hermannsson; Gíslason, K. Guðmundsson, Brynjólfsson, Ólafsson, Óskarsson; Jónasson, A. Guðmundsson; Einarsson, Helgason, Sölvason. L’andata a Reykjavík terminò con un pareggio senza reti, ma il Morgunblaðið rese comunque omaggio alla prestazione di Ásgeir Elíasson e alla costante voglia di costruire di Eyleifur Hafsteinsson. LECCE (prima maglia) – ufficiale Un omaggio proprio al Salento, come ha fatto sapere la stessa società. La pressione è un’azione rivolta nei confronti del proprio diretto avversario al fine di ritardarne, ostacolarne o impedirne la conduzione o il passaggio. L’Islanda chiuse all’ultimo posto del proprio gruppo, mai vincente, con un passivo di 26 gol.