La cosa non sembra disturbare troppo nemmeno i nostri politici, che pure dovrebbero preoccuparsi di una grande moltitudine di persone, i drogati irreversibili del calcio, maglietta lazio costretta a rimanere inchiodata tra le mura domestiche per non perdersi nulla dell’indigestione da calcio in via di allestimento per loro. Che cosa ne pensa della disfatta della Germania in Russia? Chissà cosa c’è come sorpresa! Avanza verso la porta avversaria e segna il goal decisivo indossando una maglia da calcio da donna del tuo team preferito. Nel nostro store online troverai t-shirt, pantaloncini, accappatoi, calzettoni, costumi da bagno per uomo, donna e bambino, ma anche gadget di tutti i tipi. L’inglese Minter, dopo dieci anni di militanza nell’U.S.Internazionale, fu l’unico giocatore ad ottenere la cittadinanza italiana, come ricorda anche Serracapriola nella sua lettera al suo vecchio compagno di squadra e che qui vi diamo in lettura. Al tifosissimo Pasquale Castaldo, proprietario di una tabaccheria in Via Monteoliveto di fronte al vecchio palazzo delle Poste, e assiduo nella sede del Napoli, Scandone suggerì: “ Perché non apri un Bar, frequentato dagli appassionati del Napoli, che sia come un centro di raccolta, perché tutti si conoscano e si affiatino, stiano sempre vicini al Napoli, magari organizzando anche qualche trasferta?

E la domenica folla di appassionati la mattina, quando il Napoli giocava in casa, maglia da calcio vintage e il pomeriggio quando era impegnato in trasferta. Il 22 ottobre 1967 primo esperimento della moviola in Tv (gol-fantasma di Rivera in Inter-Milan) che debutta ufficialmente a maggio del 1969. Nel 1970 nasce 90° minuto con i gol della giornata trasmessi nel pomeriggio. Il primo vero covo azzurro della città da quel giorno non c’è più. Azzurro dappertutto, le pareti, le tazzine del caffé, che recavano anche il disegno di un pallone, i bicchieri, persino le divise dei camerieri e dei banconisti. Curiosamente, mentre a seguire con gli anni la rivalità cittadina con il Genoa diede vita a derby incandescenti, gli inizi furono di grande collaborazione tra le due società genovesi, anche grazie agli ottimi rapporti tra Francesco Calì ed il promotore della sezione calcistica rossoblu James Spensley, che nei primi anni di vita della formazione doriana aiutò il collega italo-svizzero a creare una formazione competitiva. E come tutti, se gli chiedi qualcosa di indimenticabile, ti dice la vittoria nel derby col Bologna. Nella storia, l’Atlético è riuscito a vincere 169 derby, il Cruzeiro 138 e ci sono stati 113 pareggi, su un totale di 420 derby.

Dopo l’assenza contro la Lazio il numero 19 rossoblù ha ritrovato una maglia da titolare proprio in una gara decisiva: “Se c’è da lottare – dichiara – ci sono sempre”. Poi c’è il caso unico di Aldo Spinelli che arrivò al Livorno nel marzo del ’99, ma subito dopo fece eleggere il figlio Roberto presidente dell’Alessandria. Così nella stagione 2000-01 in Serie C1 le due squadre si trovarono l’una di fronte all’altra: padre contro figlio. Il caso più clamoroso fu quello della famiglia Gaucci che a cavallo tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000 tra il padre Luciano ed i figli Alessandro e Riccardo amministrarono ben quattro società, tre addirittura nello stesso periodo: il Perugia dal ’91 fino al fallimento, la Viterbese dalla fine degli anni ’90 poi venduta per acquistare il Catania nel 2000 e la Sambenedettese presa nell’estate del 2000. Da ricordare che Franco Sensi diventò proprietario unico della Roma nel novembre 1993 e nel 2000 acquisì il Palermo in Serie C 1, fino all’estate 2002 quando la Società rosanero venne ceduta a Zamparini.

PROIBITE PIU’ PARTECIPAZIONI IN VARIE SOCIETA’ – La normativa sulle partecipazioni di dirigenti in più di una Società è stata cambiata ed inasprita nel maggio del 2004: adesso l’articolo 16 bis delle Noif (norme organizzative interne) della Figc proibisce ai presidenti o proprietari di Club “partecipazioni o gestioni” in altre ”Società appartenenti alla sfera professionale” (e non più solo alla stessa serie). Il primo covo del tifo azzurro arrivò solo nel 1932. Lo diventò la famosa “Torrefazione Azzurra”, creata all’angolo di Via Sanfelice e Via Medina ed inaugurata su ispirazione del grande giornalista Felice Scandone. Minter con la maglia del Napoli giocò anche nel torneo 1926-27, il primo nella Divisione Nazionale, a due gironi, quello in cui gli azzurri conquistarono un solo punto. Forse è una foto unica, superstite, della famosa “Torrefazione Azzurra”, il primo vero “covo” del tifo napoletano, inaugurata nel 1932, e situata all’angolo tra Via Sanfelice e Via Medina. Forse perché l’Islanda si candida ad essere la squadra simpatia di molti appassionati che non sono rappresentati al torneo che si giocherà in estate in Russia, tra cui gli italiani. Nella maglia sono presenti due elementi che testimoniano la forte identità nazionale: le parole “Fyrir Island” (“Per l’Islanda”) all’interno del collo e la bandiera sulla schiena.