Il fuorigioco è una delle prime regole che sono state stabilite nel calcio. Una convenzione del 23 luglio 1981 (successivamente rivista il 27 luglio 1984, e nuovamente il 18 giugno 1987) tra Lega Nazionale Professionisti, Lega Nazionale Serie C e Associazione Italiana Calciatori disciplina questo rapporto, stabilendo che una società può sfruttare l’immagine di un calciatore nel momento in cui questo onora il contratto per cui è retribuito, cioè in partita e negli allenamenti, mentre un giocatore può decidere liberamente della propria immagine quando è lontano dal campo e non indossa i colori sociali del club. Prima dell’introduzione del pallone unico, comune a tutte le squadre del campionato, la sfera veniva fornita dalla società che giocava la partita in casa, la quale molto spesso era della stessa marca dello sponsor tecnico della squadra ospitante. In campionato il Venezia si rivela fin dall’inizio molto competitivo, conseguendo tre vittorie e una sconfitta nelle prime quattro giornate.
Cercare e acquistare maglie di calcio replica su Amazon è molto semplice. Guido De Angelis, Le maglie storiche della S.S. La polisportiva biancoceleste è membro fondatore dell’EMCA (European Multisport Club Association), varata per iniziativa della S.S. Lo stesso argomento in dettaglio: Polisportiva S.S. Prima riunione dei nuovi vertici del Settore giovanile della S.S. Esclusa dalla Coppa dei Campioni 1974-75 per la squalifica rimediata l’anno prima per gli incidenti in occasione della partita Lazio-Ipswich Town di Coppa UEFA. Solo dal 9 febbraio 1999, con l’esordio assoluto della prima maglia firmata Kappa in occasione dell’amichevole della nazionale Under 21 contro i pari età della Turchia, un fornitore tecnico poté griffare per la prima volta nella storia la divisa azzurra; l’Italia, dopo quasi novanta anni, fu tra le ultime nazionali al mondo ad adattarsi a questa consuetudine. Al campionato del mondo 1974 in Germania Ovest viene fatto ricondurre l’esordio massiccio dei fornitori tecnici per le formazioni nazionali.
Complice anche la crisi delle formazioni di vertice, Savona e Pro Patria, a metà aprile la promozione diretta pare essere alla portata, ma qualche i due pareggi consecutivi con Alessandria e Giacomense relegano l’Unione Venezia al terzo posto al termine della stagione regolare, valido per giocare i play-off. Durante questi brevi intermezzi, i bianconeri non vivranno mutamenti sulla loro maglia – pur se gli organi di stampa identificarono sovente la formazione col solo nome Cisitalia -, mentre i granata apporranno sui petti delle loro casacche, a mo’ di stemma societario, il logo dell’azienda della famiglia Agnelli. Roma-Lazio 1979. Un razzo ha distrutto la mia famiglia. Bastò attendere un solo anno, e il 26 agosto 1979 cadde l’ultimo tabù, con l’esordio in Coppa Italia della prima maglia di calcio italiana griffata da uno sponsor, magliette da calcio quella del Perugia. Con il passare degli anni, il mondo del calcio italiano si fece sempre più insofferente verso i divieti federali agli sponsor, tanto che oltre agli addetti ai lavori anche i mass media, con il Guerin Sportivo capofila, si fecero portavoci di una campagna a favore dell’arrivo della pubblicità sopra le maglie da calcio. Esiste inoltre il gemellaggio, nato già agli inizi degli anni ottanta, con la tifoseria della Triestina.
1953, proseguirà con successo fino al 1990 (anche se la “R” scomparve dalle maglie biancorosse già nel 1989), ben oltre la legalizzazione delle sponsorizzazioni in Italia, e finendo per radicarsi stabilmente nella tradizione sportiva berica. Maglie ben conservate e mantenute aumentano il suo valore nel tempo. La ditta petrolifera Ozo al tempo era proprietaria della raffineria sorta alle porte della città di Mantova: «la squadra cambia i colori sociali in onore dello sponsor: da biancazzurri a biancorossi». La classifica era tuttavia già compromessa, allorché il Venezia ottenne le prime vittorie soltanto a dicembre. Pennacchia, Mario, All’inizio era una società di podisti, La Gazzetta dello Sport, 3 gennaio 2000, p. Mario Pennacchia, Legittime ambizioni per Carbosarda, Monteponi, Colleferro, in Corriere dello Sport, 14 gennaio 1953, p. Colombo, Monica, Lazio, dopo Crespo anche Zenden, in Corriere della Sera, 12 luglio 2000, p. Beppe Bracco, Il gelato d’assalto, in Stampa Sera, 10 ottobre 1978, p. Il “contropiede” dell’Udinese agita il calcio, in La Stampa, 10 ottobre 1978, p. In quanto squadra di calcio, è importante che indossi la maglia del tuo club con orgoglio. Declassata per delibera della CAF dal 13º posto in quanto ritenuta colpevole di illecito nello scandalo del Totonero, cfr.