Tali colori furono scelti, come disse Herbert Kilpin, per rappresentare il fuoco dei diavoli milanisti (rosso) e la paura degli avversari nell’affrontarli (nero). Anche gli sponsor sono protagonisti, riprodotti per la prima volta tono su tono in nero lucido, per un effetto elegante e completamente integrato nel design della maglia. Avanti dunque con Emirates come main sponsor, che per contratto continuerà ad apporre il proprio brand anche sulle divise di allenamento, ma senza cercare brand che possano affiancare la compagnia aerea sulla maglia rossonera come retro-sponsor. Mentre le Nazioni Unite portano avanti le operazioni UNOSOM anche con l’ausilio di un contingente italiano, il 30 dicembre Milan e Christmas Stars si affrontano a San Siro in una sfida al sapor di panettone. L’interprete del brano è il cantante emiliano Graziano Romani, mentre Elio è presente nel singolo in qualità di pianista, corista, chitarrista ritmico e coautore della title track. Quel Cesena chiuse il campionato con 29 punti, prima della storica vittoria sul Milan era reduce da una brutta sconfitta a Pescara, mentre il Milan delle meraviglie dopo il ko del Manuzzi non ne perse più una e vinse anche la Champions League, a riprova di che impresa fece il Cavalluccio.
Resta lui, l’ uomo delle due coppe vinte con maglie diverse. I milanisti Savicevic e Papin continuano a deliziare la platea, stavolta con la maglia che indossano abitualmente: il genio montenegrino colpisce due volte e propizia la marcatura di Angelo Carbone, l’attaccante francese ripete la marcatura dell’anno prima. L’allenatore nizzardo ha permesso a Pirlo e Seedorf di solcare il campo d’allenamento nizzardo, regalando poi loro una maglia “rouge et noir” arricchita dal nome dei due campioni. Nel 1994 l’impegno raddoppia: il 28 dicembre affronteranno Roma all’Olimpico, poi rinnoveranno la sfida al Milan alla vigilia di San Silvestro. I tifosi del Milan non vogliono più vede in maglia rossonera il centravanti croato Nikola Kalinic. Come spesso accade, purtroppo, la rabbia accende l’odio via social network e in questo caso molti tifosi del Milan anno preso letteralmente un granchio taggando negli insulti Twitter il Kalinic sbagliato. La ripresa è un pranzo di Natale a base di reti e spettacolo: il Milan rovescia il risultato con Evani e Massaro, l’argentino Sergio Berti rimette tutto in equilibrio prima che lo stesso Massaro provveda a buttarla dentro e a far segnare Aldo Serena, in gol dopo tanta panchina. Boban porta in vantaggio la squadra di casa, poi nella ripresa i gol arrivano come doni sotto l’albero: Nikos Machlas, non molto conosciuto attaccante greco, serve a Ramos il pallone dell’1-1 e poi infila Ielpo per il 2-1. Una spettacolare sforbiciata di Di Canio sembra scongiurare la sconfitta, ma nei minuti di recupero Sordo devia nella propria porta una zampata ancora di Machlas: al terzo tentativo, le Christmas Stars affossano il Milan degli invincibili in una delle cattedrali del calcio e grazie a uno tra i meno famosi di tutte le stelle che hanno schierato in tre incontri.
Un altro anno se ne va: il presidente rossonero Silvio Berlusconi nel frattempo è diventato presidente del consiglio, l’Italia ha perso la finale dei Mondiali ai rigori e tanti protagonisti di quel torneo, a partire dal neo-Pallone d’Oro Hristo Stoichkov, si ritrovano da compagni o avversari negli impegni delle Christmas Stars. L’undici di Capello batte 5-3 la selezione multietnica dell’insolita coppia formata dal direttore generale rossonero Ariedo Braida e Francisco Maturana, ct della Colombia indicata da Pelé tra le favorite per la vittoria ai Mondiali in America. Ne sono convinti i dirigenti del Milan nel lontano 1992, quando partoriscono la nobile idea di coniugare calcio e solidarietà in una città ancora scossa dallo scandalo Tangentopoli: i rossoneri di Fabio Capello contro una selezione di fuoriclasse stranieri in un’amichevole a scopo benefico durante le festività natalizie. Le Christmas Stars possono beneficiare del prestito degli stranieri milanisti – c’è pure il carneade Giovane Elber – nel primo tempo: guarda caso, è un’azione orchestrata da Savicevic e finalizzata da Papin a portare in vantaggio la formazione allenata dal barone Nils Liedholm, tornato a sedersi su una panchina di San Siro sei anni dopo l’esonero che a poche giornate dal termine della Serie A 1986/87 aveva aperto le porte del Milan proprio a Capello.
In molti, stimolati dal conduttore Daniele Magnani, sottolineano la frustazione dei giocatori del Milan che non riuscivano a segnare, e l’arrabbiatura di Arrigo Sacchi che a fine partita parlò di un Cesena che aveva solo pensato a difendersi. La divisa è stata indossata dai giocatori della squadra maschile nella sfida di campionato contro la Cremonese del 28 maggio, ultima partita casalinga stagionale della Lazio. A tutti i giocatori vengono rimborsate le spese di viaggio, 4 maglia milan 2025 accompagnate da un orologio Cartier o un set da televisione. Acquistato durante la sessione invernale di mercato. Riflessioni sono invece in corso sulla possibilità di cedere a un partner i naming rights del centro di allenamento di Milanello, che in tutte le ricerche di mercato effettuate dall’ufficio marketing del club viene percepito come una sorta di Eden del Milan. Poi ricorda un episodio curioso: “Un giorno in allenamento gli feci lo ‘scavino’ su rigore e si arrabbiò moltissimo, mi inseguì per un’ora, voleva picchiarmi”. Un’ampia fascia bianca, che sul retro si restringeva in prossimità del collo, copriva le spalle e la parte superiore delle maniche, dove terminava con gli angoli smussati. Fischi e scritte ostili accolgono invece Ruud Gullit, capitano delle Christmas Stars, accusato di tradimento per essersi trasferito alla Sampdoria.