Cronologia, su Archivio storico del Piacenza Calcio. E pensare che tutto era iniziato con un storico passaggio ad una proprietà estera, primo caso in Italia, propedeutico a quello che avremmo visto successivamente … Il Vicenza era di proprietà inglese e si ipotizzava una possibile quotazione in borsa. Si, questa è stato l’aspetto della serata che mi ha colpito di più, uno dei due bimbi era avvolto in una coperta con in testa un berretto biancorosso, l’altro era triste perchè gli avevano tolto lo striscione all’ingresso, io mi son fatto accompagnare da mia figlia Alessia, la quale è venuta di buon grado ed ha iniziato a capire cosa vuol dire essere tifosi del Vicenza e far parte del mondo magico della R. Ho voluto fare lo stesso gesto che fece mio nonno con me, ho chiesto la bandiera al tifoso di Suzzara e le ho detto di sventolarla … Si, al fischio finale dell’arbitro mentre gli avversari si lasciavano andare a festeggiamenti piuttosto discutibili, sotto la curva i raccattapalle hanno iniziato a deriderci ed io non ho perso tempo a richiamarli all’ordine civico, poi sono arrivati loro, i nostri beniamini, guidati da Jack, una volta sotto la curva ci hanno omaggiato delle loro maglie, e qui i bambini e mia figlia ne sono usciti felici, perchè portare a casa la maglia della tua squadra non ha prezzo.

Sono finalmente riuscire a catalogare parte dei miei libri di giardinaggio e botanica suddividendoli in gruppi per poi sedermi lì davanti e ammirare il risultato ben esposto nella mia nuova libreria (che poi sarebbe un porta vasi da esterno). Questo inno, poi dopo una stagione non più utilizzato, sostituì il vecchio inno intitolato Voleremo, nato da un progetto di Elena Ledda, ispirata dalle sonorità di Andrea Parodi (alla realizzazione parteciparono diversi artisti sardi: Le Balentes, i Menhir, Silvano Lobina, Mariangela Ledda e i Blacksoul), il quale venne presentato il 2 settembre 2007 in occasione della partita Cagliari-Juventus ma che venne anch’esso scarsamente utilizzato sia prima delle partite dei rossoblù sia negli eventi collaterali. Confederations Cup del 2013, poi persa in finale col Brasile. Sicuramente l’apice europeo lo raggiungemmo con la semifinale di Coppa delle Coppe con gli inglesi, ma personalmente il momento indimenticabile per me rimane il 29 maggio 1997 con la vittoria in finale con il Napoli al Menti … Un finale molto emozionante …

Il nostro Vicenza è molto cambiato da allora. E’ brutto parlare sempre del passato e poco del presente, ma in questi giorni la mente torna inevitabilmente a quel 2 aprile di ventun anni fa, quando si giocò Vicenza vs Chelsea … E’ un numero molto importante per una partita infrasettimanale. Innanzitutto l’ingresso in curva per me e’ stato un momento particolare, è difficile da spiegare, ma ogni volta che rivedo il Lanerossi sono assalito da un’emozione molto particolare. Facciamo un passo indietro, dobbiamo partire da una scampata retrocessione in Nazionale dilettanti con la vittoria nello spareggio contro il Sant’Arcangelo, subito dopo abbiamo l’arrivo di Renzo Rosso, altro passaggio positivo, diversamente sarebbe stata la fine definitiva del Lanerossi. Sfiorando il sogno a pochi minuti dalla fine con l’incornata credo di Arma e salvataggio sulla linea del difensore avversario. Credo che poter raccontare qualcosa di bello accaduto nel passato sia sempre bello, maglia da calcio piu bella una volta incontrai mister Guidolin a Milano mentre era in trasferta con l’Udinese e gli chiesi un autografo sulla copertina della video cassetta della cavalcata di coppa Italia 1996/97 e mi disse “ se viviamo di forte nostalgia vuol dire che abbiamo fatto una grande impresa”.

Tale simbolo fu giudicato in modo positivo dalla comunità sportiva e, in modo analogo a quanto accaduto con altri simboli quali lo scudetto e la coccarda tricolore, il suo uso fu esteso alle altre discipline sportive nel Paese. Esemplare in questo senso la speciale maglia del Celtic che festeggia i 120 anni dalla prima divisa a righe orizzontali biancoverdi del club di Glasgow. La seconda maglia è di colore rosso amaranto, con pantaloncini e calzettoni rosso amaranto. La seconda divisa del portiere iniziò a comparire nel kit ufficiale della nazionale di calcio dell’Italia agli inizi degli anni novanta dello scorso secolo. In carriera anche una presenza con la nazionale elvetica Under-20. A questo proposito allego all’intervista – oltre alle tue belle foto – anche quella che ho scattato io al televisore mentre vi riprendevano in telecronaca diretta nazionale. Ma anche per i verbanesi arriva il giorno della tanto attesa promozione: il 4 luglio 1965 si disputa l’ultimo atto degli spareggi-promozione validi per il salto in Serie D che oppone il Verbania, padrone di casa e favorito, al Ponzone. Ora la Proprietà’ deve lavorare al salto dimensionale di metodo, organizzazione e mentalità. I giocatori a fine partita sono venuti sotto la vostra curva a farvi dono delle maglie …

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