Il colletto a girocollo – di due colori, blu in basso, bianco in alto – aveva un ampio taglio anteriore e abbottonatura a bottone unico, con paramontura in blu; sul retro, al di sotto del colletto, in bianco, compariva la scritta SSC NAPOLI. Sul retro, al di sotto del collo, in corsivo maiuscolo, c’era la sigla SSCN in bianco. Posteriormente, come consuetudine, è presente la sigla SSCN. Il corpino, azzurro, presenta sullo sfondo una trama costituita da una versione semplificata del logo del club, mentre, posteriormente, in alto al centro, è riportata la sigla SSCN in bianco. Nello specifico, lo stemma del Naples, il cui sfondo, richiamava il template delle proprie maglie, a strisce azzurre e celesti, recava, adagiata al centro, la sigla FBC in maiuscolo, a sua volta sovrapposta da una «n» minuscola che abbracciava e si intersecava con le altre lettere; il carattere usato era ricco di grazie e finemente decorato, il colore adoperato era l’oro. Ancora più evidenti, invece, le fluorescenze, questa volta in giallo, sulla versione “europea” della divisa 2018-2019: oltre che per nome e numero di maglia, il giallo fluo fu utilizzato anche per loghi dello sponsor tecnico (a eccezione di quelli più prossimi agli orli dei calzoncini), scritta SSC NAPOLI sotto la nuca, tessuto di giunzione tra maniche e corpino, porzione di tessuto nella parte bassa del posteriore del corpono, orli (solo per metà) delle mezze maniche, risvolti dei calzettoni, paramontura e bottone del colletto.
La predisposizione di divise ad hoc per le coppe divenne prassi a partire dalla stagione 2011-2012: da tale annata, il Napoli adotta kit “europei” che si discostano da quelli vestiti in campionato per alcune varianti di stile su dettagli minori. Della maglia home 2013-2014, invece, maglia milan 2024 furono prodotte due varianti dedicate alle coppe. Nello specifico, rappresentò una vere e propria novità la pratica – introdotta nella stagione 1990-1991 – di realizzare una versione dedicata delle divise da utilizzare nelle competizioni internazionali o nelle coppe nazionali. Nell’estate del 2003, Legea divenne il nuovo fornitore ufficiale, ma, a causa delle vicissitudini societarie del club, la collaborazione cessò dopo una sola stagione, sebbene l’azienda pompeiana avesse già concepito e realizzato le divise per il torneo 2004-2005. Sponsor tecnico, con un accordo biennale, divenne, quindi, Kappa, alla quale subentrò, per il triennio 2006-2009, Diadora, che, dunque, ritornava “a vestire” gli azzurri. La prima azienda di abbigliamento sportivo a produrre materiale tecnico per il club napoletano fu la Ennerre, dell’ex calciatore Nicola Raccuglia, che realizzò le divise per il biennio 1976-1978. Invero, in quegli anni, le norme federali ancora vietavano la pratica delle sponsorizzazioni, sia per i fornitori tecnici, sia per gli sponsor commerciali, pertanto il marchio Ennerre non poté comparire sulle casacche della squadra azzurra.
Il sito che anticipa con precisione le divise della prossima stagione ha ipotizzato che possa richiamare le linee della divisa casalinga. Quanto alle divise dei portieri, i colori adottati sono il sulphur spring (una sfumatura di giallo-verde) per la prima e il tango red (una sfumatura di rosso) per la seconda. Per il biennio 2018-2020, furono realizzate nuovamente maglie con sfondo in trama. Quest’ultimo, inoltre, è inserito, in serie, nella trama tono su tono del corpino e, singolarmente, sempre in trama tono su tono, al centro dello scudetto. Bianchi sono gli orli delle maniche, gli inserti rettangolari sulle maniche, nella parte adiacente al corpino, e gli inserti triangolari sui fianchi del corpino, due per lato, uno nella parte superiore, di dimensioni maggiori, che percorre il corpino per oltre la metà, con la base contigua all’inserto sulla manica, e il vertice rivolto verso il basso, e uno di dimensioni assai ridotte, con la base collocata sull’orlo e la punta rivolta verso l’alto. Caratteristica della prima maglia 2017-2018 fu il colletto a girocollo di un azzurro più scuro rispetto al corpino e con un taglio a “V” appena accennato sul davanti.
Il girocollo ha un orlo blu navy, che sul retro, presenta un piccolo taglio a “V”. La terza maglia, dedicata alla città di Cagliari, è interamente di colore blu navy con bordi delle maniche di colore rosso sulle quali è raffigurata la danza tradizionale sarda. In particolare, la sponsorizzazione Nike, oltre a segnare l’ingresso dell’azienda americana in Serie A, si distinse per l’inedito approccio “marketing oriented”: per la stagione 1997-1998, infatti, fu realizzata una teaser campaign, con una serie di annunci stampa caratterizzati da elementi grafici propri del template delle nuove maglie, da riferimenti alla Smorfia, nonché dall’utilizzo della lingua napoletana. L’anno dopo l’azienda americana realizzò un completo nero con inserti gialli; il logo Nike fu proposto nella versione vintage mentre i colori usati per il logo della Pirelli rimandavano direttamente al mondo dell’automobilismo. Con la stagione 2007-2008, successiva al ritorno in Serie A dopo il fallimento del 2004, Diadora riportò in auge il rosso degli anni 1960 per la terza divisa napoletana. Come richiamo alla tradizione, lo scudo ricompare sulla prima divisa solo dalla stagione 2014-15, ma la croce rossa su fondo bianco sarà, assieme ai colori sociali rosso e nero, una componente costantemente presente nel logo del Milan.
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