E l’uso che in certi casi le dittature fanno del calcio non invalida il gioco, la forza magica della sua bellezza e della sua emozione. Affrontata e vinta con la sola forza di quei polpacci venosi, di una maglietta madida e la solita (eterna) bicicletta. In anni in cui il territorio toscano era devastato dalla guerra e con la scusa degli allenamenti, «Ginettaccio» nascondeva nel telaio della sua bicicletta documenti fondamentali per gli israeliti fiorentini che cercavano di sfuggire alle deportazioni. Romeo Menti era lì davanti a me. Nel bel mezzo di un carcere che ti osserva dalle grate delle celle, che batte sulle inferriate, che applaude, che si lustra gli occhi davanti ad Alessandro Costacurta che dà il calcio d’inizio ad una vventura straordinaria che vedrà il Beccaria in campo con una squadra vera in un torneo vero. L’edificio è situato nel cuore di Milano, dietro al Palazzo di Giustizia. Bartali è stato nominato «Giusto tra le nazioni» già nel 2013, per aver contribuito a salvare circa 800 cittadini italiani ebrei.
Bartali quindi aveva il compito di trasportarli a Firenze: dentro il manubrio, nella canna o nel sellino della bici. Subito Daniel si lanciò sul ponte e gli si mise tra le gambe; così sbilanciato, il gigante non poté fare altro che cadere a testa in giù nel ruscello. Nel 1998 la Lazio vinse la sua seconda Coppa Italia contro il Milan mentre il 6 maggio la Società biancoceleste è quotata nella Borsa Valori, prima società calcistica italiana ad entrare in Piazza Affari. Da oggi a Gerusalemme (dove venerdì 4 maggio partirà il Giro d’Italia) Ginettaccio è anche cittadino onorario d’Israele. Il gesto ha un doppio significato: quest’anno il Giro d’Italia parte da Israele per commemorare i 70 anni della nascita dello Stato ebraico. Per decenni il rivale di Fausto Coppi, quell’ex supercampione che, una volta ritirato, si aggirava sui palchi di ogni tappa del Giro d’Italia lanciando giudizi competenti (e sferzanti) con la sua voce roca, non raccontò mai nulla di questi atti di eroismo. Della reale dinamica delle missioni-salvifiche di Bartali si sa che, tra l’ottobre del 1943 e il giugno del 1944, in più di trentacinque casi Ginettaccio si era esposto. È un gioco che, proiettato oltre gli stadi ufficiali, si reinventa quotidianamente nelle migliaia di campi sportivi più o meno improvvisati, nelle scuole e nei cortili delle case, ovunque si ritrovino un gruppo di ragazzi intorno a un pallone.
Gli presentò Pier Paolo, e disse: «A Mane’, questo è ‘n amico, è uno gajardo a ggioca’. Si notano gli ex spogliatoi e sopra, sulla collina incolta, la zona con poche case di campagna, dove successivamente sono sorti i palazzi e le ville dell’attuale Via Manzoni. Ci sarà da risolvere prima la querelle societaria e solo dopo si potrà dare il via alle grandi manovre sul mercato. Tortuoso e cadente come i tornanti di una sua qualsiasi via di fuga dal gruppo. La nuova versione del logo federale, che sostituirà quello attuale in vigore dal 2007 anche sulle maglie della Nazionale, terza maglia inter nasce dall’esigenza di creare uno stemma moderno riprendendo elementi grafici del passato. Torino ad un passo dal vantaggio! JUVE, JUVE La Vecchia Signora, la Madama, la Signora Omicidi, Juve primo amore, la Fidanzata d’Italia, l’ambasciatrice d’Italia, il miglior «sponsor» per Torino e l’entità piemontese: sono soltanto i più noti nomignoli e definizioni che hanno etichettato il Football Club Juventus, una realtà sportiva, sociale e umana di ormai quasi centenaria storia, una «identità» di stile e di opere che non trova riscontri nella Penisola. In realtà per dissipare dubbi e sospetti da parte dei funzionari-Ovra (polizia segreta fascista).
Al ritorno, dalle parti di Reggello lo attendeva un calzolaio, ufficialmente per rifornirlo e rifocillarlo, in realtà per informarlo sui posti di blocco nazifascisti. «La legge sui Giusti delle nazioni consente allo Yad Vashem (Ente nazionale per la Memoria della Shoah, ndr) la prerogativa di conferire anche, in casi particolari, una cittadinanza onoraria di Israele a chi fosse ancora in vita; oppure postuma ai suoi congiunti. Innanzitutto. Prima ancora dei Tour e dei Giri vinti, delle rivalità con Coppi. Delle vittorie incredibili che scansano guerre civili. L’iniziale progetto di rafforzamento delle difese cittadine, eseguito da Giovanni Maria Olgiati, prevedeva la costruzione di un nuovo imponente castello nella parte meridionale della città, ma il progetto venne accantonato per l’eccessiva onerosità e si preferì costruire una nuova cinta muraria più adatta al progresso della tecnica militare. Il Milan chiude il lotto delle papabili pretendenti allo scudetto. In alto a sinistra lo sponsor tecnico Puma, mentre a destra è presente lo scudetto rosanero.