Il regalo da calcio perfetto. Per quanto riguarda gli stemmi rappresentante il club, dagli anni ottanta fino al primo fallimento del 1994, il simbolo del Giarre calcio era rappresentato da un pallone di cuoio come quelli usati negli anni 30, con lo stemma comunale posto a lato, in cui entrambi gli elementi erano di color gialloblu. Anche l’abbigliamento di Ticozzelli era caratteristico: corse infatti con indosso la maglia del Casale, la squadra di calcio in cui militava al tempo, di colore nero con una stella bianca. Era Inter-Roma, la seconda di campionato, la numero uno da titolare per me. Solo per il 2008 è stato introdotto l’analogo numero nero, “conquistato” da Markus Eichler del Team Milram. Cinque commissari tecnici hanno allenato la Spagna per più di 50 partite: Vicente del Bosque, Luis Aragonés, Ladislao Kubala, Miguel Muñoz e Javier Clemente. Real Madrid travolto 5-2, al Barcellona la Supercoppa di Spagna. La “maglia nera” è stata ispirata dalla figura di Giuseppe Ticozzelli, calciatore piuttosto noto nei primi anni venti per aver militato nell’Alessandria, nel Casale, nella SPAL e persino in Nazionale che, nel 1926, decise di partecipare al Giro d’Italia come indipendente.
Bandiera d’Italia (Festa del Tricolore · Museo del tricolore · Sala del Tricolore · Storia della bandiera d’Italia · Tricolore di Oliosi) · Proprio questa maglia fu d’ispirazione quando nel 1946, alla ripresa del Giro d’Italia dopo la pausa dovuta alla Seconda guerra mondiale, si decise di istituire un premio anche per l’ultimo in classifica. Il termine di maglia nera è passato per estensione a indicare l’ultimo classificato in molti altri contesti, spesso con una connotazione negativa e a volte goliardica. In passato vi sono state anche diverse rappresentazioni cromatiche nella maglia della squadra giarrese ma, dagli anni 70 in poi, si sono imposti definitivamente i colori tradizionali. Ho giocato prima sotto casa, alla Fortitudo, sono stato tre anni là e poi sono passato alla Smit di Trastevere. La tenuta bianca è stata sostituita da quella azzurra il 6 gennaio 1911 quando, all’Arena Civica di Milano, fu disputato un incontro calcistico tra la nazionale italiana e quella ungherese, vinto poi per 1-0 da quest’ultima. Poi si sentirono esplosioni in lontananza.
Il nuovo colore impiegò qualche anno ad affermarsi anche nelle altre compagini sportive nazionali; infatti nei Giochi della V Olimpiade (1912) il colore più usato fu ancora il bianco, impiego che persisterà anche negli anni successivi nonostante il CONI (nato nel 1914) avesse fin dall’inizio raccomandato l’adozione della nuova maglia. Patrice, influenzato dagli altri giovani del quartiere, rischia di compromettere fin da subito la propria esistenza a furia di furtarelli e risse, e si ritrova a volte persino a chiedere l’elemosina fuori dalle panetterie. Infatti, quando gliene parlò, tirandolo in disparte verso l’abbeveratoio, lo zio Crocifisso rispondeva a spallate, e dimenava il capo come Peppinino, e voleva scappargli dalle mani. I ragazzi in età scolare, giovani destinatari delle attività dell’associazione, sono la fascia che è stata forse più duramente colpita, dal punto di vista sociale, dalla pandemia e dalle necessarie misure di contenimento. Bernardeschi si muove dal centro verso l’esterno, attirando fuori posizione il centrale di sinistra dell’Udinese.
Il logo attuale ha un design moderno ma al contempo tradizionale, dove campeggia al centro il vecchio simbolo con alle spalle strisce gialloblu, a significare un ritorno alle tradizioni guardando verso il futuro. In genere, il fenomeno si verifica la domenica, ma altre feste comandate al pallone possono capitare nel bel mezzo della settimana e senza tener troppo in conto nemmeno Avvento e Quaresima: succede in occasione di appuntamenti europei alle quali non intendiamo mancare mai. Sulla scelta del colore azzurro sono state fatte varie ipotesi; la prima che fosse ripreso dai colori della nazionale francese (anche se questa indossa in realtà il blu e non l’azzurro); la seconda che venisse dal colore dei mari (e del cielo) italiani e la terza che si fosse casualmente scelto un colore alternativo al bianco a causa della forte nevicata avvenuta in mattinata e del clima nebbioso esistente in città in occasione della partita contro gli ungheresi (il bianco avrebbe infatti confuso i giocatori italiani con l’ambiente circostante). È il colore più rappresentativo della squadra nazionale ed è utilizzato come simbolo della famiglia reale del Paese.
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