L’estetica calcistica rimane preponderante, con il posizionamento di finti loghi, e con la scelta di design che trasudano calcio da tutte le parti: come questo bipartito del Galatasaray di inizio anni Duemila. O torna indietro di 15 anni fa quando giocava, oggi è più complesso”. A Reggio Emilia Casini ha il piacere di condividere una stagione al fianco di giocatori del calibro di Romano, Testoni, Galparoli e Gasperini (oggi tecnico dell’Atalanta in Serie A). Oggi c’è poca roba. “Poca roba. Manca anche Nesta, Pirlo, Zambrotta, Gattuso, Del Piero mancano questi giocatori che sette, otto anni fa c’erano. Dotato di un gran fisico e di una grandissima predisposizione nelle uscite, a soli 16 anni viene fatto esordire con la prima squadra in Prima Categoria. Terminata anche l’esperienza al Montecatini, nella stagione ’80-’81 Gino decide di far ritorno a casa, e torna a vestire la maglia della Sancascianese in Prima Categoria. Io ora spero che l’Entella possa tornare nella categoria che le compete, ovvero la B. La priorità è l’Entella e dare entusiasmo all’Entella.

Loro devono avere la loro strada, mi possono dare dei consigli. “Ai miei tempi – ricorda Casini – non potevamo iniziare a giocare a pallone come tesserati per una società sportiva prima dei 12 anni. Il 24 ottobre del 1975, infatti, Erdogan superò pienamente la prova di assunzione nella nuova società e diventa un dipendente ed un calciatore del club. Su Cisalfa Sport trovi un’ampia selezione di maglie delle squadre più iconiche, dai club di Serie A come Milan, Juventus, Inter e Roma, alle squadre internazionali come Real Madrid, Argentina e Brasile. La stagione 1981-1982 nonostante i proclami del nuovo presidente, inizia male e nonostante l’arrivo dopo poche domeniche del tecnico Paolo Ferrario la situazione non migliora con il passar delle giornate. A causa di alcune incomprensioni sorte nella stipulazione del contratto tra Sancascianese e Reggiana, Casini dopo poco più di una stagione decide di cambiare aria e trasferirsi al Montecatini in Serie C2, chiamato dall’ex viola Robotti. Non appena compiuti 12 anni però Gino viene tesserato per vestire la maglia gialloverde della Sancascianese.

A completare il tutto 34 fotografie (più 2 della copertina), quasi tutte in bianco e nero, che hanno la capacità di saper riavvolgere il nastro dei ricordi e trasportati, per il tempo della lettura, ad esultare con Pulici e Graziani, con Castellini e Claudio Sala e, ovviamente, con quel ragazzo dall’accento bolognese e la maglia numero 8 sulle spalle: Eraldo Pecci. Voleva scoprire perché, dopo così tanti anni, la gente mi ferma ancora per strada ricordando l’esperienza spagnola della nostra nazionale». Con esperienza ferma un contropiede con le cattive ma il giallo lo riceve Lopez (poi l’arbitro se ne avvede e cambierà destinatario). A San Casciano Casini rimane però giusto una stagione, perché l’anno successivo si trasferisce in quella che resterà poi la sua compagine per ben 12 lunghi anni: il Castellina in Chianti, all’epoca militante in Interregionale (attuale Serie D). Ho trascorso quindi tutta la mia infanzia ai giardini Salvestrini di San Casciano, dove passavo ore ed ore a giocare a calcio con i miei amici”.

SAN CASCIANO – Gino Casini, classe 1958, è molto probabilmente uno dei più forti portieri che abbiano mai calcato i campi da calcio chiantigiani. SPECIAL EDITION – L’unico, inconfondibile, stile dal 1913 ad oggi: è la maglia crociata, uno dei simboli più riconoscibili del Parma Calcio. “Ero il terzo portiere della Serie C – racconta Casini – ma giocavo titolare con la maglia della Primavera. Dopo una partenza caratterizzata da incertezze e risultati rocamboleschi, frutto anche del brusco cambio di allenatore, la Salernitana prese la testa della classifica, alternandosi a lungo con Benevento e Juve Stabia, prima di piazzare l’allungo decisivo, grazie a una serie di vittorie nelle sfide chiave della stagione. Sul finale della stagione ’74-’75 mister Mazzocchi inizia a far giocare Casini con una certa continuità e grazie anche alle parate del giovane estremo difensore, i gialloverdi raggiungono uno storico passaggio in Promozione. Il colore dominante è il nero e l’elemento caratteristico della maglia è una banda diagonale bianca e oro che scende dalla spalla destra senza interruzioni, grazie alle ridotte dimensioni dello sponsor principale “FxPro”, posizionato sotto lo scudetto, una soluzione sempre molto apprezzata.

Di più su maglie da calcio 2023 sulla nostra home page.