Pizza Pizza maglia personalizzata napoli stock pictures, royalty-free photos & images Le procedure adottate dal Governo e dalla maggioranza potevano anche avere una valutazione attenta e diversa qualora si fossero limitate a fronteggiare future difficoltà mediante un approccio severo e rigoroso. Sul metodo non possiamo non rilevare che il Governo ha proceduto ad un reale strappo nei confronti della legislazione vigente, ritenendo prioritario raggiungere, prima della pausa feriale, l’obiettivo di mettere al riparo, come ha detto stamani il Ministro Tremonti, i nostri conti pubblici rispetto alla osservanza formale delle procedure di bilancio. Questo comune convincimento avrebbe dovuto indurre il Governo ad un confronto serrato e puntuale sul quadro economico internazionale, sulle incertezze relative ai mercati finanziari e creditizi e sui conseguenti rischi che il nostro Paese potrebbe correre dall’assenza di una decisione di bilancio prima della pausa feriale. Una partecipazione disastrosa ad una competizione europea l’anno prima puo’ determinare una difficolta’ in piu’ nell’anno seguente. TERESIO DELFINO. Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, onorevoli colleghi, il Paese ha certamente bisogno di una manovra economico-finanziaria che metta al riparo da qualsiasi turbolenza economica mondiale, europea e nazionale i nostri conti pubblici.

2001 Disposizioni che, limitando le possibilità didattiche degli atenei, contrastano con gli indirizzi di politica europea sulla ricerca e con il concetto di «missione pubblica» delle università affermato dalla Dichiarazione di Berlino. Aver fissato l’inflazione programmata all’1,7 per cento nel 2008 e all’1,5 per gli anni successivi, averla assunta come riferimento per gli stanziamenti per i rinnovi dei contratti pubblici per il 2008-2011, nei fatti smentisce la volontà di quel recupero salariale, oggi urgente, e lo rinvia tutto all’eventuale crescita della produttività. Nei fatti questi soldi non si vedranno mai. Nei cinque anni a venire si prevede una riduzione. E quando dite: «meno tasse», abbiamo capito che invece non vi sarà, da parte di questo Governo, una riduzione fiscale, ma solo un conferimento ai comuni per risolvere i problemi che il Governo non è stato in grado di risolvere. Nelle ultime ore nelle università ci si organizza e ci si mobilita perché in ordine a tale riduzione si svolgerà una dura battaglia. Nelle complesse misure del provvedimento in esame vi sono certamente norme – proprio perché non abbiamo una visione manichea – che, se esaminate singolarmente, sono condivisibili, ma noi riteniamo che manchi una proposta complessiva di politica economica rivolta alla crescita e ad un equilibrio immediato e non differibile del reddito a favore dei pensionati, dei lavoratori e delle famiglie.

151nostri cittadini nelle istituzioni e nella loro capacità di affrontare con equilibrio l’emergenza economica. Come se non bastasse, impedite ogni dibattito sui contenuti, presentando un maxiemendamento sul quale certamente porrete la fiducia, violentando il Parlamento nelle sue prerogative e il popolo italiano nelle sue aspettative di base, così come in quelle politiche che vedono le vostre promesse elettorali già disattese. A nostro giudizio, siamo davanti ad un’impostazione insostenibile per il mondo del lavoro, che dovrà comunque affrontare l’aumento di prezzi e tariffe già in corso e largamente realizzato, che crescerà ulteriormente il prossimo anno. Migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione ed espellere i cosiddetti fannulloni dal pubblico impiego sono enunciazioni assolutamente condivisibili, ma purtroppo, anche qui come in altre situazioni, emerge un’impostazione di carattere pregiudizialmente negativo che tende a colpire tutti, anziché muoversi su una direzione selettiva che riconosca il merito dei lavoratori meritevoli e che sanzioni efficacemente tutti i lavoratori non meritevoli.

Coerentemente abbiamo sperato in un immediato intervento fiscale, che partisse da un significativo aumento delle detrazioni in favore dei lavoratori e dei pensionati per contrastare quell’emergenza sociale dell’impoverimento crescente di fasce di cittadini e per incentivare i consumi. Per questa situazione ci aspettavamo una terapia d’urto per la crescita economica, quale quella messa in campo da altri Paesi europei, sia sul piano degli investimenti, sia sul reddito delle fasce deboli. Questa città ha ospitato, non più di qualche settimana fa, il vertice FAO che ha censito i numeri della situazione della fame nel mondo ed ha ragionato su quello che sta avvenendo nell’agricoltura, con riferimento ai mutamenti climatici, all’accesso al cibo (tema enorme che non voglio certo aprire in questo momento): tutti temi, assieme all’esplosione dei prezzi, estremamente collegati l’uno con l’altro. Cerchiamo di non creare dei nuovi carrozzoni politici e certamente in un momento di tagli dei costi della pubblica amministrazione non ci possiamo permettere di creare altre situazioni in cui tante persone vanno a guadagnarsi soltanto lo stipendio a fine mese. Questi tagli colpiscono al cuore, forse in maniera irrecuperabile, la nostra già precaria rete diplomatico-consolare all’estero, oltre a mortificare, penalizzandole, le nostre comunità, che tanto hanno dato (e mi riferisco alle rimesse, ancora rilevanti, dei nostri connazionali all’estero), ma che tanto – voglio sottolinearlo con forza – possono continuare a dare al nostro Paese.